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Frùttolo

Come aiutare i bambini a memorizzare le tabelline

Finito il periodo dell'asilo e della scuola materna, fatti di giochi in cortile, giocattoli, riposini e matite colorate, i bambini crescono e devono andare alla scuola elementare.

Finito il periodo dell'asilo e della scuola materna, fatti di giochi in cortile, giocattoli, riposini e matite colorate, i bambini crescono e devono andare alla scuola elementare. Per molti è una grande emozione, si conoscono nuovi bambini, nuove maestre e si inizia veramente ad approcciarsi al mondo della scuola, allo studio e ai primi compiti a casa.

I bambini dovranno confrontarsi con le nuove materie scolastiche, di tipo scientifico ed umanistico; tra queste, molti alunni iniziano ad avere dei problemi con la matematica, soprattutto quando inizia il momento di confrontarsi con le tabelline.

Perché imparare le tabelline risulta difficile per molti bambini? E cosa possono fare i genitori per aiutarli a superare questa difficoltà? In queste righe troverete dei consigli pratici per aiutare i bambini a memorizzare le tabelline, molto utili nel loro percorso scolastico, per arrivare alla scuola media ben preparati e pronti ad affrontare i problemi e le operazioni matematiche più complicate. Tra queste ci sono le frazioni e l'operazione più temuta: la divisione.

L'importanza delle tabelline

Le tabelline, note anche come "tavola pitagorica", sono la base della matematica e sono state inventate molti secoli prima di Cristo per risolvere calcoli aritmetici elementari o complessi. In genere vengono insegnate alle scuole elementari, a partire dalla seconda o dalla terza.

Una volta arrivati in quinta elementare, i bambini dovranno già averle imparate per continuare ad utilizzarle anche alle scuole medie e superiori, per riuscire a fare dei calcoli a più cifre, siano essi addizioni, moltiplicazioni o divisioni, a mente e velocemente, senza l'aiuto della calcolatrice.

Questi calcoli non sono fini a sé stessi, utili per prendere un bel voto nei vari test scolastici o a risolvere i problemi dettati della maestra: le regole che stanno alla base della matematica fanno infatti parte della nostra vita quotidiana, dal calcolo di un prezzo o di una percentuale di uno sconto, alla misura di un mobile o della superficie di una stanza, per cui è bene che fin da piccoli i bimbi imparino a contare sulle tabelline per sapersi destreggiare tra i più semplici aspetti della loro vita futura.

Se vediamo quindi che i nostri figli hanno dei problemi con questo particolare aspetto della didattica scolastica e del loro apprendimento, sta a noi genitori aiutarli a superare il problema, prima che sia troppo tardi ed inizino a rimanere indietro rispetto ai loro compagni, a peggiorare a scuola e a odiare la matematica.

L’apprendimento delle tabelline non è importante soltanto per avere delle buone basi di matematica, ma è un modo di ragionare che stimola diverse operazioni matematiche, come per esempio la sottrazione per la tabellina del 9 e l’addizione così evidente in quella del 2. Alla scuola primaria i ragazzi imparano tutto ciò che serve a ragionare in modo complesso e da questa prima formazione può dipendere il futuro degli studenti.

Questo non significa che chi è bravo con le tabelline sceglierà un corso di studi scientifico, mentre chi impara meglio le poesie sarà uno scrittore: lo studio della grammatica come quello della matematica sono strumenti fondamentali per affrontare lo studio, il lavoro e il futuro con gli strumenti razionali migliori.

Tabelline

Un esercizio di pazienza e memoria

Imparare le tabelline è soprattutto una questione mnemonica, esattamente come studiare una poesia per poi poterla declamare davanti a tutta la classe, e non esiste un modo corretto e uno sbagliato di farlo.

I nostri bambini devono mettersi di buona lena e studiarle, esercitandosi al massimo con la pratica scritta per memorizzarle, iniziando a ripetere quelle più semplici, per poi passare a quelle più complesse, senza scoraggiarsi per i primi inevitabili errori.

Oltre alla memoria, i bimbi possono usare alcuni trucchi per riuscire non solo a ricordare le moltiplicazioni, ma anche a capire i procedimenti matematici per arrivare a un risultato apparentemente più difficile da memorizzare.

In questo continuo esercizio di pazienza e costanza l'aiuto di un adulto, sia la tata, gli insegnanti o i genitori, è fondamentale, soprattutto se si troverà un modo creativo e facile di insegnare le tabelline, senza affidarsi unicamente alle parole e alla ripetizione.

Per esempio, potete insegnare loro che la tabellina del 9 è più facile se la si memorizza a livello visivo, perché per ogni cifra che sale, quella che l’accompagna scende. Inoltre, potete mettervi alla prova con loro facendo degli esercizi o delle piccole gare, interrogandovi a vicenda, anche nel bel mezzo delle faccende quotidiane.

Ciò non significa che il confronto con le tabelline debba diventare un compito triste e gravoso, magari da relegare al recupero delle vacanze estive. Con un po' di fantasia e creatività possiamo proporre ai nostri figli dei metodi simpatici e divertenti e soprattutto efficaci, per aiutarli a ricordare le tabelline. Starà a noi dedicargli un po' del nostro tempo, per aiutarli a superare questo piccolo ostacolo e trovare delle idee da sperimentare, che si adattino alle capacità e al carattere del nostro bimbo e che potrebbero avere una buona presa su di lui.

Come si faceva una volta

Un primo metodo, molto tradizionale, può essere quello di raccontare ai nostri bambini quale sistema abbiamo utilizzato noi alla loro età per la memorizzazione le tabelline. Sapere che il proprio papà ha infatti avuto problemi simili e che, con abilità, è riuscito a risolverli, può essere uno strumento in grado di dargli sicurezza e un incoraggiamento per mettersi alla prova.

Possiamo spiegargli che, nella pratica, le tabelline sono un concetto semplice, basato su una lineare sequenza logica: in sostanza non c'è differenza tra moltiplicare due fattori e fare una serie di addizioni ripetute molte volte. Per dimostrarglielo, possiamo aiutarli con le nostre mani a contare la successione di numeri utilizzando le dita.

Possiamo inoltre rivelargli dei piccoli trucchetti mentali per studiare le diverse tabelline, da quelle più semplici a quelle più complesse: tutti i numeri moltiplicati per 0 danno 0, moltiplicati per 1 danno loro stessi; la tabellina del 5 alterna solo numeri crescenti che finiscono con 5 e 0; per la tabellina del nove, partendo da nove, per ogni prodotto bisognerà aggiungere uno alle decine e sottrarre una unità fino a 90 e così via.

Iniziate sempre dalle operazioni più semplici, come la tabellina dell’1 e del 2, che comprende numeri con cui i bimbi hanno più familiarità. Poi ditegli che adesso si parte con i numeri grossi, per far crescere l’attenzione, ma mantenete un livello facile, dedicandovi alla tabellina del 10 e a quella del 5. Una volta che il bambino impara le più facili, passate alle altre e iniziate invertendo i fattori: così 6x5 non sembrerà più tanto difficile, perché il bambino sa di conoscere il risultato di 5x6.

In alternativa si può usare la rima, un supporto utile per memorizzare i risultati in maniera divertente: la più classica 6 x 8 = 48 asino cotto. E la matematica diventerà ancora più semplice e divertente se useremo la nostra creatività per inventare con i nostri bimbi delle rime efficaci.

Imparare giocando

Utilizzare il gioco per far studiare i ragazzi è sempre una buona strategia, perché spesso un approccio ludico alla conoscenza permette di fissare più profondamente nella memoria i concetti che vanno appresi, accompagnandoli con un'esperienza emotiva e un ricordo positivi. Inoltre, soprattutto per i bambini delle elementari che di fronte ad un problema o ad una difficoltà potrebbero entrare in crisi e decidere di abbandonare il compito, utilizzare il gioco può essere un buon modo per attirare la loro attenzione e farli concentrare sul compito da svolgere con un approccio diverso.

Anche le tabelline possono essere memorizzate giocando: un trucco utilizzato da molti educatori e genitori consiste nell'utilizzare dei materiali colorati per realizzare una sorta di puzzle, dove colori e numeri siano associati. Infatti la memoria visiva e fotografica è molto utile per alcuni bambini, anche per memorizzare le cose e i concetti più difficili, e può essere sfruttata anche allo scopo di calcolare le tabelline.

Per realizzarlo vi basterà utilizzare dei semplici oggetti come dei cartoncini di carta: usateli per creare una tabella a griglia quadrettata con 100 caselle bianche, formata dall'intersezione di 10 righe e 10 colonne di numeri. L'incrocio tra le due sarà il prodotto, e quindi il risultato della loro moltiplicazione, che dovrà essere aggiunto mentre si gioca posizionandoci sopra i rispettivi risultati segnati su cartoncini colorati. In questo modo si potrà completare la riga e la colonna di ciascun numero, magari utilizzando un unico colore per ciascuno, che corrisponderà alla sua tabellina.

Una variante per dare brio al gioco, può essere quella di disegnare direttamente i numeri nelle caselle o di impostare il gioco come un quiz a punti, da assegnare a chi riuscirà a calcolare il risultato in modo corretto e veloce.

Ci sono molti modi per giocare con le tabelline: con cartoncino, forbici e colla potete davvero sbizzarrirvi nel creare quiz, tabelle e percorsi matematici. Un gioco carino e facilmente realizzabile è il cruciverba con i numeri, dove al posto delle parole bisogna scrivere il risultato della moltiplicazione, mentre un gioco un po’ più elaborato che si presta benissimo a memorizzare le tabelline è la battaglia navale. In questo caso, i giocatori possono colpire se indovinano il risultato della moltiplicazione dei numeri che si intersecano sulla posizione della nave.

Mettiamo un po' di musica

Tra i metodi più accreditati per imparare le tabelline c'è quello basato sulla musica e sul ritmo. Dato che i nostri bambini non fanno fatica ad imparare le canzoncine a memoria, mettergli le tabelline in musica, studiando delle canzoncine o delle filastrocche per ogni numero, può essere un buon metodo mnemonico per aiutarli a memorizzarle.

Sul web ci sono molti contenuti musicali che possono fare al caso vostro, ma se avete un animo creativo e una personale propensione per la musica, potete essere voi stessi a scrivere e musicare le canzoncine su misura per i vostri bambini. In questo modo, oltre ad aiutarli a memorizzare le tabelline, vi divertirete con i vostri bambini e gli regalerete una canzoncina personalizzata che sarà per loro un dolce ricordo una volta diventati adulti e che potrebbe essere una tradizione di famiglia, da utilizzare a loro volta con i propri figli.

Se avete un po’ di tempo libero e desiderate far concentrare vostro figlio sui numeri in modo un po’ più originale e divertente, associate le filastrocche e le canzoni alla creazione di un libro delle tabelline. Potete realizzarlo con un quadernino oppure con dei cartoncini delle dimensioni di un diario appositamente forati e legati con un nastro o un cordoncino. Per ogni cartoncino mettete una linguetta con il numero e scegliete cosa inserire in ogni pagina: oltre a fare uno schema della tabellina, i bimbi potranno aggiungere la canzone o le rime associate a quella tabellina e ne conserveranno il ricordo.

Matematica e tecnologia

Nella società contemporanea, dominata da dispositivi mobili come tablet e smartphone sempre a portata di mano, una buona soluzione può essere quella di utilizzarli anche per aiutare i nostri figli a migliorare il loro livello di apprendimento. Anche per quanto riguarda i calcoli e le tabelline, esistono molte applicazioni su misura, che uniscono una grafica accattivante, il gioco e l'interazione per aiutare i nostri bambini a memorizzare le tabelline e per allenare il loro cervello a fare dei semplici calcoli.

L’apprendimento attraverso gli strumenti tecnologici è sempre più sperimentato anche nelle scuole e può essere un metodo valido da affiancare a carta e penna. Questi dispositivi però necessitano di un’educazione all’uso: selezionate le app e usate il dispositivo insieme al bambino, in modo che impari a usare la tecnologia non per distrarsi ma per istruirsi e creare.

Il fatto di studiare la matematica utilizzando un dispositivo interattivo potrà essere un momento di grande divertimento; l'importante è assistere i nostri bambini nell'approccio con questi strumenti, selezionando i software indicati e aiutandoli a capirne il funzionamento. Inoltre è bene non farsi sfuggire la situazione di mano: trascorrere troppe ore davanti a dispositivi e schermi non è mai una buona cosa per i bambini in fase di crescita, perché non fa bene alla vista ed è un'attività sedentaria, che li distoglie dalla sana pratica di fare le cose manualmente e dall'abitudine di scrivere. Sarebbe meglio quindi che questi momenti avessero una durata limitata e fossero sempre supervisionati da un adulto responsabile.