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Bambini nervosi: cosa fare, cause e possibili rimedi

Durante l'infanzia, può capitare molto spesso che i bambini si agitino, a volte apparentemente senza motivo, iniziando a piangere e a fare i capricci. Altre volte, invece, i bambini potrebbero presentare dei veri e propri stati di nervosismo, risultando frustrati, sconfortati e in ansia.

Bambini nervosi

Tutto ciò è normale e fa parte del costante ciclo di crescita del bambino, che deve imparare a controllare e gestire le proprie emozioni e i propri sentimenti: una cosa che riuscirà a fare soltanto con il trascorrere del tempo.

Tuttavia, fare i genitori può essere molto difficile e questo tipo di situazioni potrebbero diventare una vera fonte di stress. Agli occhi degli adulti, infatti, il nervosismo di un bambino potrebbe apparire come un comportamento infantile e immotivato, non legato a una reale causa.

Molto spesso, però, i capricci dei bambini potrebbero non essere sintomo di una mancanza di educazione, ma una vera e propria manifestazione di disagio. Soprattutto nei primi anni di vita, infatti, i più piccoli potrebbero non riuscire a esprimere con esattezza ciò che provano, e a spiegare il perché del loro nervosismo. Al contempo, rimproverare i propri piccoli o mostrare aggressività potrebbe peggiorare la situazione, spaventando il bambino e contribuendo ad alimentare ansia e depressione.

Vediamo quindi quale dovrebbe essere un atteggiamento costruttivo da adottare in queste situazioni, come comportarsi con i bambini capricciosi, quali potrebbero essere le cause del loro nervosismo e alcuni metodi che è possibile applicare per evitare la tensione.

Bambini nervosi: come comportarsi?

Come accennato, una delle cose che è necessario evitare, quando ci troviamo davanti a dei bambini nervosi, è quella di assumere un comportamento ostile e aggressivo. La psicologia dei bambini, infatti, può essere molto fragile e influenzabile, e reagire con agitazione rischierebbe di danneggiare il rapporto con i figli, minando la loro fiducia.

È bene sapere, infatti, che i bambini non sono in grado di controllare a pieno le proprie emozioni: quando questi provano disagio, tentano di esternarlo nel modo che ritengono più istintivo, senza tenere conto della reazione dei genitori. Questo tipo di comportamento può protrarsi anche con il passare degli anni, finché i bambini non diventano adolescenti, iniziando a maturare.

Quando un bambino è nervoso è molto importante, per mamma e papà, mantenere la calma, cercando di mostrarsi tranquilli e rilassati. In questo modo, eviterete di aggiungere ulteriori tensioni alla situazione, senza rischiare di innervosire ancora di più il bambino. Al contempo, è possibile cercare di parlare col bambino, per capire quale possa essere la fonte del nervosismo. Una volta recuperate fiducia e sicurezza, sarà in grado di calmarsi e di tornare alla serenità.

Nel caso dei bambini piccoli, però, in età di svezzamento, sono in grado di esprimere il loro malumore solo attraverso il pianto, rendendo ancora più complicato capire la causa del nervosismo. Quando un neonato manifesta disagio, è importante esprimere affetto verso di lui, cercando di calmarlo attraverso le coccole e il contatto con il corpo: cullare il bambino con un movimento lento e controllato, ad esempio, potrebbe favorirne il rilassamento, portandolo a calmarsi e a smettere di piangere.

In generale, quando i bambini sono nervosi e agitati, è importante reagire con il sorriso, senza farsi prendere dal panico e dall'aggressività, cercando di trasmettere calma e controllo, trovando una strada alternativa al rimprovero.

Bambini nervosi: quali sono le possibili cause?

Ma quali possono essere le cause del nervosismo nei bambini?

Innanzitutto, bisogna fare una distinzione tra i neonati e i bambini in età scolare. Questi ultimi, infatti, sono già in grado di esprimersi e di dire ai genitori il perché del loro disagio. Se non lo fanno, potrebbe significare che la causa del nervosismo li imbarazza, oppure li impaurisce: questo potrebbe essere riconducibile a degli episodi legati alla scuola e alla situazione sociale del bambino, come nei casi di bullismo da parte dei propri compagni.

Quando un bambino è nervoso, potrebbe manifestare dei sintomi della sfera psicologica anche molto generici, come difficoltà di attenzione o problemi di concentrazione. In alcuni casi, il disagio potrebbe manifestarsi anche sotto forma di tic nervosi, come un movimento compulsivo degli occhi, del naso, o delle mani. Potrebbero verificarsi disturbi del sonno, come insonnia, difficoltà ad addormentarsi e attacchi d'ansia.

Talvolta, se il nervosismo risulta essere permanente e duraturo, è possibile che la colpa sia individuabile in un disturbo del sistema nervoso, o in una sindrome psicologica, come l'iperattività, o il disturbo oppositivo. In quest'ultimo caso, rabbia, frustrazione e nervosismo possono protrarsi anche per mesi. In caso di sospetti, è possibile rivolgersi al proprio pediatra di fiducia per una visita specialistica, che vi saprà reindirizzare da un esperto psicoterapeuta.

Nei neonati, invece, il nervosismo viene spesso confuso con il naturale comportamento legato agli impulsi e agli istinti del bambino. Non è strano, ad esempio, che questo inizi a piangere e ad essere nervoso quando inizia a sentire la fame. Quando sono molto piccoli, inoltre, i bimbi potrebbero avere paura dei rumori e dei suoni particolarmente forti, reagendo ad essi con il pianto.

Alle volte, i bambini possono ammalarsi e manifestare sintomi di infezione da virus e batteri, come febbre, mal di gola e raffreddore. Altre volte, potrebbero insorgere dei mal di pancia o delle piccole coliche intestinali. In questi casi, il nervosismo e l'agitazione del bambino potrebbero essere probabilmente riconducibili alla malattia.

Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, il nervosismo risulta essere una condizione passeggera, che è possibile calmare attraverso alcune tecniche psicologiche e naturali. Vediamo insieme quali sono.

Bambini nervosi: tecniche psicologiche per calmarli

Per calmare i bambini è possibile usare delle strategie semplici ed efficaci.

Innanzitutto, una delle tecniche psicologiche che potete utilizzare per calmare i vostri bambini è quella della meditazione. Meditare, infatti, ha dimostrato di essere estremamente efficace per ritrovare la calma e la serenità, e per un benessere psicologico a lungo termine: la meditazione, infatti, può essere utilizzata anche come prevenzione del nervosismo, e non solo per la sua cura.

Sicuramente, una parte importante della meditazione è rappresentata dall'attività di respirazione. Indicate al vostro bambino di sedersi e di mettersi comodo; dopodiché, ditegli di concentrarsi sul suo respiro, facendo attenzione soltanto al rumore dell'aria che entra e che esce dal naso. In questo modo, il bambino riuscirà a calmare i nervi e a ritrovare la serenità, facendo sparire la frustrazione.

Nel caso di bambini iperattivi, o dal carattere difficile, la psicologia mostra come sia importante trovare una valvola di sfogo, che possa aiutare i più piccoli a riversare il loro nervosismo in attività utili e divertenti. Lo sport, ad esempio, grazie al movimento, può rappresentare un ottimo passatempo, sano e proficuo per i bambini, che hanno modo di sfogare il loro nervosismo attraverso l'attività motoria. Questa è indispensabile anche per lo sviluppo del bambino stesso, che vedrà migliorare la propria agilità e la propria forma fisica.

Se i bambini, a causa del nervosismo, tendono ad avere difficoltà di concentrazione, è possibile ricorrere a delle tecniche di memoria per aiutarli a superare il momento di crisi e di mancanza di attenzione, riportandoli sulla giusta strada. Usando immagini, giochi e bigliettini, potrete aiutare i vostri bambini a memorizzare le tabelline, i tempi verbali o dei termini in inglese, senza ansia e preoccupazioni.

Bambini nervosi: integratori naturali per tranquillizzarli

Quando le tecniche psicologiche non sembrano fare abbastanza, è possibile ricorrere a degli integratori naturali che possano aiutare i bambini a calmarsi.

Esistono alcune piante ed estratti che apportano un effetto benefico e ansiolitico sull'umore dei bambini. In particolare, melissa e passiflora possono aiutare a regolare l'umore dei più piccoli, aiutandoli ad addormentarsi. Questi tipi di integratori possono essere presi sotto forma di pillole o compresse, oppure in una tisana. In commercio, è possibile trovare tantissime tisane a base di passiflora e melissa, da far infondere in acqua calda poco prima di andare a letto. Se i vostri bambini non apprezzassero il suo sapore, però, potrete aggiungere un cucchiaino di miele, per rendere la bevanda più dolce e piacevole da bere.

Un altro integratore che ha mostrato effetti benefici antidepressivi è la valeriana. Come per la melissa e la passiflora, anche questa può essere assunta attraverso compresse o capsule, oppure sotto forma di tisana. In questo caso, però, è importante che i bambini siano già abbastanza grandi e che abbiano raggiunto l'età indicata sulla confezione dell'integratore. La valeriana, infatti, è sconsigliata durante la maternità e lo svezzamento.

Ovviamente, è importante specificare che un'integrazione deve essere sempre approvata e sottoposta al controllo del proprio medico pediatra. Insieme a un nutrizionista, inoltre, avrete modo di associare all'integrazione un'alimentazione equilibrata e bilanciata. La salute dei bambini è molto importante e il consiglio del medico sarà sempre indispensabile, anche per scongiurare il rischio di allergie e reazioni legate all'assunzione fai-da-te dei suddetti integratori.