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Coding per Bambini: cos'è, perché è utile e come insegnarlo

Negli ultimi decenni, la tecnologia e l’informatica sono entrate nelle nostre case, permettendoci di migliorare i nostri standard di vita e di facilitare lo svolgimento di tante attività quotidiane.

Conoscere e comprendere il mondo tecnologico è diventato fondamentale, soprattutto in campo lavorativo, dove viene richiesto di possedere numerose competenze digitali.

Queste abilità dovrebbero essere padroneggiate anche dai più piccoli, che fin dalla tenera età vengono in contatto con tantissimi tipi di dispositivi elettronici, come computer, smartphone e tablet. Tuttavia, il contatto con questi oggetti potrebbe non essere sufficiente per permette ai bambini di sviluppare ed evolvere le loro capacità logiche ed il pensiero computazionale.

A questo proposito, è possibile far praticare ai bambini il coding e la programmazione, anche da molto piccoli. Vediamo insieme che cosa intendiamo quando parliamo di coding per bambini, perché è così utile, e quali sono le principali piattaforme attraverso cui potremmo insegnarlo ai più piccoli.

Coding per bambini: cos’è?

Quando parliamo di coding per bambini, ci riferiamo a tutta una serie di attività volte a insegnare e promuovere delle basi di programmazione fin dall’infanzia. La programmazione non è altro che il modo in cui vengono creati e costruiti i software, e i programmi che siamo abituati a utilizzare quotidianamente.

Non tutti lo sanno, ma la programmazione può essere davvero molto semplice da imparare, e anche i più piccoli possono provare a cimentarsi in questa attività digitale, che all’apparenza potrebbe sembrare difficile e complessa.

Un algoritmo potrebbe essere definito come un procedimento, composto da una sequenza di passi, volto a risolvere uno specifico problema. L’essere umano, quindi, decide e scrive i passi che l’algoritmo deve compiere, programmandoli e definendoli attraverso un codice. Un programma, a sua volta, può essere considerato come la composizione di uno o più algoritmi, a seconda dello scopo e della tecnologia con cui è stato costruito.

Nell’informatica, quando ci impegniamo nella scrittura di un programma, ci cimentiamo anche nell’utilizzo e nell’interpretazione di un linguaggio di programmazione. Il codice di un programma può essere scritto in uno o più linguaggi di programmazione, alcuni più semplici, altri più complessi.

Tantissimi degli strumenti che utilizziamo oggi, come le app, i videogiochi o i software per computer, sono programmati e scritti con il codice informatico. I bambini possono imparare a programmare prendendo esempio dal mondo che li circonda, dai loro videogiochi preferiti o dai software che utilizzano abitualmente, e capire come fare a costruire le istruzioni per creare il proprio programma personale.

Il coding può, quindi, rappresentare un approccio ludico per apprendere nozioni, tramite la realizzazione di un progetto digitale e pratico, che metta a frutto le abilità creative dei bambini.

Coding per bambini: perché è un’attività utile?

Il coding per bambini non è soltanto semplice, ma è anche estremamente educativo, ed è un’attività che dovrebbe essere promossa già dalla scuola primaria. I vantaggi di insegnare la programmazione ai bambini, infatti, sono davvero tantissimi, primo tra tutti, lo sviluppo della capacità di risolvere problemi.

Come accennato, un algoritmo può essere definito come una serie di passi volti a risolvere un determinato problema; trovandosi davanti una sfida da risolvere, quindi, i bambini avranno modo di allenare la loro abilità logica, sfruttando gli strumenti a disposizione per arrivare a conseguire l’obiettivo.

Le capacità logiche sono strettamente legate anche all’abilità matematica: molto spesso, infatti, i problemi che si affrontano nell’informatica sono strettamente legati a problemi matematici. I bambini che iniziano a programmare fin da piccoli, quindi, avranno modo di allenare e arricchire anche le abilità matematiche.

Sviluppare il pensiero computazionale può anche diventare un’attività estremamente creativa: molto spesso è possibile approcciare un problema in molti modi diversi, e i bambini avranno modo di risolverlo seguendo la loro creatività. Una volta chiari gli strumenti a loro disposizione, starà a loro cercare e implementare il modo che ritengono più opportuno per risolvere un problema. Proprio come dei veri programmatori, la sfida per i bambini sarà quella di trovare la soluzione più logica e veloce.

Infine, oltre che sviluppare il pensiero logico e favorire il problem solving, la programmazione informatica permette di trasformare i bambini da consumatori passivi della tecnologia a conoscitori attivi e consapevoli. I più piccoli, quindi, avranno la possibilità di acquisire competenze digitali avanzate, che permetteranno loro di migliorare le capacità di comunicazione e di dialogare con il computer in maniera più sicura.

Insegnare coding per bambini nelle scuole, inoltre, permetterà a ciascuno di loro di lavorare in gruppo, insieme ai propri compagni, e di acquisire anche delle abilità di team building.

Coding per bambini: come insegnarlo nelle scuole?

I primi luoghi dove i bambini possono imparare a programmare sono sicuramente le scuole. Gli insegnanti, infatti, possono facilmente coinvolgere gli studenti in attività di coding. La programmazione è parte integrante della didattica del futuro, ed è di fondamentale importanza iniziare a trasmettere queste conoscenze ai più piccoli fin dalla tenera età.

In primo luogo, è importante che la scuola implementi e sfrutti i mezzi a sua disposizione, come ad esempio i laboratori informatici. Se presenti, questi potrebbero essere utilizzati per strutturare un vero e proprio corso di coding per bambini. Il corso potrebbe essere proposto come attività pomeridiana facoltativa, oppure come una serie di lezioni da integrare a quelle già presenti.

Le lezioni del corso potrebbero essere composte principalmente da una formazione pratica: i bambini potrebbero avere dei veri e propri momenti per sperimentare e sviluppare le loro idee, con l’aiuto dei docenti e dei compagni di classe. Internet è ricchissimo di lezioni, guide e tutorial, ideali per muovere i primi passi nella programmazione: attraverso i giochi di coding, ad esempio, i bambini avranno modo di imparare divertendosi, grazie a un approccio ludico e flessibile.

Per verificare l’effettivo apprendimento da parte dei bambini, si potrebbero proporre periodicamente test, quiz ed esercizi, anche allo scopo di consolidare le loro capacità di problem solving. La programmazione informatica per bambini, inoltre, può essere insegnata utilizzando dispositivi diversi: non soltanto pc, ma anche smartphone e tablet, ad esempio. I bambini potranno esercitarsi dove vorranno, a scuola, a casa o in biblioteca, con il loro dispositivo preferito.

Coding per bambini: le principali piattaforme per l’apprendimento

Insegnare la programmazione ai bambini può essere un’attività ardua senza le giuste attrezzature hardware e, soprattutto, senza gli strumenti software adeguati; conoscere le piattaforme disponibili a questo scopo, quindi, è molto importante. Fortunatamente, esistono molte risorse pensate appositamente per insegnare l’informatica ai bambini, facili da utilizzare e molto divertenti.

Uno degli strumenti più conosciuti è sicuramente Scratch Jr: un linguaggio di introduzione alla programmazione pensato appositamente per i bambini piccoli, dai 5 ai 7 anni. Grazie a Scratch Jr, i bambini avranno la possibilità di creare piccoli giochi e storie interattive sfruttando principi di coding, divertendosi e allenando il pensiero computazionale.

Scratch Jr è basato sul più conosciuto linguaggio Scratch: un linguaggio di coding a blocchi programmabili, che permette ai più piccoli di sperimentare facilmente costruendo animazioni e racconti animati. L’interfaccia a schermo di Scratch Jr risulta estremamente semplificata, facile da utilizzare anche per i più piccoli, che potranno cimentarsi in varie sfide e nella costruzione di code di blocchi sempre più complesse.

Sapevate che i vostri bambini possono utilizzare Scratch anche per programmare dei veri e propri robot? É il caso di Lego Mindstorms: una serie di robot giocattolo davvero fantastica, perfetta per divertirsi insieme ai più piccoli scoprendo la tecnologia e tutte le sue potenzialità.

Grazie a Lego Mindstorms, potrete utilizzare i mattoncini Lego in dotazione per costruire uno dei tanti robot della squadra Mindstorms. Una volta assemblato e costruito il robot, sarà possibile sfruttare il coding per programmare mosse, pose e comportamenti da far fare al vostro piccolo robot. Dopo esservi cimentati nella programmazione con i più piccoli, potrete iniziare a testare i vostri robot, giocando e provando tutte le funzioni a disposizione. Un grande passo per diventare dei veri e propri piccoli ingegneri!

Uno dei primi strumenti informatici con cui i bambini entrano in contatto è internet: questo, come sappiamo, è popolato da innumerevoli siti web, e i bambini hanno la possibilità di apprendere tantissime informazioni utili attraverso la navigazione su Internet, sempre sotto la supervisione di un adulto. Perché, quindi, non insegnare ai più piccoli le nozioni di base per costruire il proprio sito web?

I bambini più grandi, infatti, potrebbero già riuscire a comprendere linguaggi più complessi, come HTML e CSS, fondamentali per creare l’interfaccia grafica dei siti che consultiamo giornalmente, oppure Javascript, grazie al quale i siti web possono vantare funzioni interattive e più avanzate. Imparate i comandi di base insieme ai vostri figli e divertitevi nel costruire le vostre prime pagine web.

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