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Come insegnare scacchi ai bambini

Lo sapevate che giocare a scacchi in tenera età aiuta a sviluppare precocemente il talento nei più piccoli? Dopo i 4 anni, i bambini sono in grado di apprendere le regole del gioco degli scacchi, comprendere il movimento dei pezzi e riprodurlo sulla scacchiera in maniera corretta. È anche vero che non tutti diventeranno dei campioni affermati, ma cominciare a giocare a scacchi sin da piccoli può aiutare!

Provate quindi a giocare con i vostri bambini: se sapete giocare voi stessi siete già a metà dell’opera, altrimenti potrete imparare insieme a loro e sarà una scoperta continua. Il segreto è quello di avere pazienza e di lasciare il giusto tempo all’apprendimento di tutte le regole e ricordate che gli scacchi non sono una disciplina semplice. Preparatevi quindi per una nuova avventura! Ecco quali sono le regole d’oro e i trucchi per insegnare gli scacchi ai bambini.

Perché insegnare il gioco degli scacchi ai bambini

Gli scacchi sono un gioco da tavolo basato sulla strategia e per giocare serve una scacchiera, una tavola di forma quadrata che è composta da 64 caselle che si alternano tra bianche e nere. Per giocare occorrono due giocatori che hanno 16 pezzi a testa da muovere: l’obiettivo è arrivare a fare scacco matto, ovvero mangiare con uno dei propri pezzi il re dell’avversario. Il re è il più importante dei 16 pezzi degli scacchi.

Questo gioco è molto antico e nasce in India intorno al sesto secolo, ma arriva in Europa molti secoli dopo, si pensa circa intorno all’anno Mille. Il regolamento ufficiale che oggi è preso a modello in tutto il mondo invece nasce nell’Ottocento, quando iniziarono a giocarsi le partite dei primi tornei mondiali. Giocare a scacchi non è semplice, richiede strategia e pazienza per ponderare bene le proprie mosse e cercare di capire quelle dell’avversario.

Oggi esistono vari tipi di tornei, sia per principianti che per esperti, e spesso sono organizzati in circoli o tramite la scuola. Studiare gli scacchi a scuola è molto utile perché questa disciplina stimola la mente. Alcuni bambini sono naturalmente portati alla pratica degli scacchi e quindi per loro sarà più facile capire alcuni concetti, ma in generale lo studio della scacchistica è consigliabile a qualsiasi livello per allenare il cervello a elaborare calcoli e strategie.

Prima di conoscere i trucchi per spiegare ai bambini come si gioca a scacchi, dovete sapere che questo gioco antico apporta numerosi benefici: sviluppa le capacità logiche, migliora memoria e concentrazione e stimola la creatività nei più piccoli. Questo è il motivo principale per cui il gioco degli scacchi sarebbe uno tra i più consigliati e indicati durante l’età dello sviluppo e dell’apprendimento. Bastano poche lezioni per capire subito i movimenti dei vari pezzi sulla scacchiera per poi cominciare a divertirsi sul serio! Potete scegliere se insegnare gli scacchi ai bambini voi stessi , oppure esistono molti corsi dedicati proprio ai bambini, così che vostro figlio potrà essere seguito da un maestro e imparare tanti trucchi divertenti con cui giocare le partite.

Come avvicinare il bambino agli scacchi

Per far nascere nel bambino un interesse spontaneo nel gioco degli scacchi sono fondamentali alcuni utili accorgimenti:

  • Giocate a scacchi per terra, magari su un tappeto, e sedetevi accanto a lui. Questo farà nascere nel bambino un senso di maggiore intimità e vivrà la partita come un divertimento in famiglia senza dover per forza concentrarsi sull’aspetto agonistico del gioco.
  • Usate scacchi di grandi dimensioni e abituate il bambino a muovere i pezzi della scacchiera, così, piano piano, inizierà a capire come si muovono tutte le pedine.
  • Muovete i pezzi come nel gioco reale, senza spiegare o far capire nulla al bambino, che imparerà da solo semplicemente osservando le mosse. È importante che i bambini non capiscano che state cercando di insegnarli il gioco a tutti i costi. Inoltre, spesso i bambini capiscono le regole più dall’applicazione pratica piuttosto che dalla spiegazione teorica, che potrebbero facilmente dimenticare o non capire per distrazione.
  • Giocare a scacchi davanti al bambino stimolerà la sua curiosità e se vi chiede di conoscere meglio il gioco, fatelo partecipare.
  • Non fate percepire il gioco come una costrizione, anzi lasciate che possa interromperlo quando vuole. In questo modo sarà lui ad avere il controllo del gioco, che deve rimanere un divertimento in quanto tale per i bambini: se inizieranno a percepirlo come un compito potrebbero essere meno motivati a portare avanti la conoscenza della disciplina,

Non importa quanto tempo ci impiegherà ad imparare il gioco: la velocità di apprendimento è soggettiva, la cosa fondamentale è far nascere in lui un sincero e naturale interesse per gli scacchi, così che con l’età possa decidere se portare avanti questa passione per diventare un vero campione, oppure se preferirà altre discipline. Cercate sempre di pensare che è importante proporre attività edificanti, ma che poi con la crescita sarà giusto che seguano anche le proprie passioni e aspirazioni.

Come muovere i pezzi sulla scacchiera

Per insegnare ai bambini come si muovono i pezzi sulla scacchiera esiste un gioco molto simile agli scacchi, che consiste nel posizionare solo il re e i pedoni sulla scacchiera, sempre bianco contro nero. Con la corsa ai pedoni il bambino impara come si cattura il pedone e comincia a notare anche come due pedoni che si contrappongono sono bloccati nella loro posizione.

  • Il prossimo step è far capire il valore della coppia degli alfieri. L’alfiere cattura un pezzo avversario, esattamente come il pedone e quando opera in coppia con un altro alfiere è in grado di controllare l’intera scacchiera.
  • Per insegnare al bambino il movimento della torre, che si muove verticalmente come il pedone, iniziate mostrandogli quante caselle può percorrere su colonna aperta.
  • Spiegare il movimento del cavallo è sicuramente il compito più difficile, ma dopo che il bambino lo avrà appreso, sarà anche il pezzo più divertente! Quindi, fate vedere il movimento a L posizionando il cavallo su un punto qualsiasi della scacchiera e chiedete al bambino di raggiungerlo.
  • Per scendere in battaglia, chiedete al bambino di giocare con voi posizionando sulla scacchiera l’alfiere, la torre, i pedoni e il cavallo. Lo scopo è quello di promuovere un pedone o catturare gli avversari.
  • Una volta appresa questa parte del gioco potete introdurre anche la regina, descrivendo al bambino il suo potere e mostrandogli che può muoversi come la torre e l’alfiere.
  • Adesso sgombrate la scacchiera e posizionate la regina in una delle caselle centrali, chiedendo al bambino quali delle caselle può controllare questo pezzo.
  • Era ora! Anche il re può entrare nel gioco e il bambino imparerà facilmente qual è il suo movimento.
  • Una volta posizionati tutti i pezzi sulla scacchiera, è arrivato il momento di fargli capire cosa significa “scaccomatto“.
  • Ora che il bambino ha già preso confidenza con il pedone e conosce tutti i movimenti dei vari pezzi, spiegategli che il pedone può raggiungere l’ottava traversa, ma non ci può rimanere. Prima di concludere questa mossa bisogna sostituire il pezzo con un altro, escludendo il re.

Una volta che il bambino ha preso dimestichezza con le varie regole, potete anche introdurre la mossa speciale dell’arrocco: una mossa di difesa e di attacco in cui si muovono due pezzi nello stesso tratto. Insegnate a vostro figlio che il re è il pezzo più importante del gioco e che va protetto in ogni caso! Tutti questi esercizi richiedono sempre tempo e pazienza, che sono le caratteristiche principali con cui approcciarsi a questo gioco: il segreto è non avere fretta che i bambini imparino tutto subito ma è educativo anche sbagliare.

Siate più pazienti e accomodanti sugli errori, altrimenti l’effetto può essere controproducente perché da una parte i bambini potrebbero vivere con stress il momento del gioco, dall’altra parte non riusciranno a concentrarsi bene sulle regole e sulle mosse perché avranno sempre paura di incorrere in un errore. Cercate quindi di lasciare i bambini liberi di sbagliare, correggendoli e spiegando il perché dei loro errori e incoraggiandoli a riprovare.

Piccoli trucchi per essere dei bravi insegnanti

Per incentivare i bambini a giocare a scacchi, cercate di rendere il gioco entusiasmante: soprattutto quando sono molto piccoli, i bambini potrebbero non avere molta voglia di passare troppo tempo fermi, stando seduti e concentrati. In questo caso sta a voi genitori provare a interessarli come meglio potete. A questo scopo, provate ad incoraggiare i vostri bambini e spiegate loro la partita come se fosse una battaglia in cui i diversi pezzi combattono fino all’ultima mossa. Usando l’immaginazione e la creatività di cui i bambini abbondano, potrete trasformare gli scacchi in storie fantasiose e avvincenti.

Un’altra idea potrebbe essere quella di dare un premio ai vostri bambini quando eseguono delle buone mosse: questo può essere un incentivo a continuare e impegnarsi a concludere una partita senza errori, ma non dovrebbe diventare un’abitudine, bensì uno stimolo che porti poi il bambino ad appassionarsi davvero al gioco in sé.

Un’altra idea per iniziare può essere quella per cui mentre eseguite le vostre mosse raccontate una storia: se mostrate loro una partita commentata con cura, sapranno riprodurla e vorranno giocare a scacchi con tutti, familiari e amici!

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