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Frùttolo

Come parlare ai bambini di alimentazione

Un problema molto diffuso nei paesi dell'Occidente industrializzato, di cui fa parte anche la nostra penisola, è quello dell'obesità e del sovrappeso in età infantile.

Un problema molto diffuso nei paesi dell'Occidente industrializzato, di cui fa parte anche la nostra penisola, è quello dell'obesità e del sovrappeso in età infantile. I dati sono preoccupanti perché i problemi di peso, con i disturbi ad essi connessi, sembrano interessare 2 bambini su 5, con un incremento del 2% ogni anno; una delle principali cause alla base di questo problema è l'alimentazione.

Anche se in molti istituti scolastici sono state attivate delle campagne di sensibilizzazione per far capire ai bambini l'importanza di un corretto regime alimentare per salvaguardare la loro salute e il loro benessere futuro, il problema deve essere risolto prevalentemente a casa, grazie all'esempio e all'impegno dei genitori, che devono insegnare e trasmettere ai propri figli una sana ed equilibrata educazione alimentare.

Certo, educare i propri figli a una corretta alimentazione non è compito facile, soprattutto se i genitori a loro volta non l'hanno ricevuta, ma è fondamentale sforzarsi a farlo per garantire il corretto sviluppo fisico del proprio bambino e per prevenire eventuali malattie che potrebbero presentarsi nel corso dello sviluppo. Per questo è bene anche chiedere un consiglio o delle informazioni mirate al proprio medico o trovare dei buoni libri o articoli da leggere, legati sempre a fonti scientifiche verificate, per documentarsi sull'argomento.

Primo approccio all'alimentazione

Terminata la fase dell'allattamento per i bambini inizia un meraviglioso periodo di scoperta del proprio corpo e dell'ambiente circostante. Sotto la guida di mamma e papà sperimentano nuovi sapori e consistenze attraverso l'assaggio e l'ingestione delle prime pappine e, gradualmente, dei primi alimenti complessi. Tutto diventa un gioco di bocca e di mani, perché sono questi gli strumenti che i bambini hanno a disposizione per confrontarsi con il cibo e che gli serviranno per sviluppare le capacità motorie specifiche utili per mangiare da soli.

Il compimento di questa fase avviene intorno ai 3 anni quando, abbandonando la necessità di essere imboccati, i bimbi iniziano a mangiare in maniera autonoma, riuscendo a impugnare le posate e a masticare in maniera corretta i prodotti che gli vengono proposti e anche ad esprimere i primi gusti e preferenze.

Da questa buona base di partenza, compito di ogni genitore è far in modo che il proprio figlio segua un sano e corretto stile alimentare, per perseguire il quale è sufficiente attenersi a poche semplici regole e comportamenti: variare molto, per educare i nostri bimbi a sperimentare cibi diversi; moderare i consumi di zuccheri semplici, cibi precotti e congelati e ricchi di conservanti; equilibrare il consumo di proteine, carboidrati e grassi, senza eccedere con le dosi di pane, pasta e patatine e prediligendo la carne bianca e il pesce; assicurarsi di consumare dosi abbondanti di frutta e verdura, possibilmente fresca e di stagione, per assicurarsi un corretto apporto di fibre e vitamine e sali minerali.

Questo sì, questo no

Molti genitori, di fronte ai tipici capricci dei bambini "Questo non lo voglio, questo non mi piace", tendono ad assecondare i loro lamenti, per chiudere la questione il più velocemente possibile. Anche se non è semplice, il compito dei genitori è fargli capire perché un particolare cibo è meglio di un altro e trovare una soluzione per farglielo apprezzare.

Ancora prima di arrivare a tavola, un buon modo per fargli imparare il valore di certi cibi rispetto ad altri è portare i bimbi con noi a fare la spesa e farli stare con noi in cucina: in questo modo potranno farci delle domande sul cibo e, toccando con mano il tempo e l'attenzione che stanno dietro alla sua preparazione, saranno in grado di apprezzarne maggiormente la qualità.

Una volta seduti a tavola, di trucchetti per farli mangiare ce ne sono molti. Il migliore e più semplice è forse quello di presentargli i cibi più ostici in una forma accattivante: la frutta può essere trasformata in deliziosi frullati, le verdure in morbide torte salate, magari abbinate al formaggio filante, la carne in simpatici involtini e così via.

Parlare di alimentazione

Si impara imitando

Tuttavia, per insegnare ai nostri figli le norme del mangiar bene e delle sane abitudini alimentari, senza parlare loro di valori nutrizionali ed apporti energetici, è fondamentale mangiare a tavola con loro ed essere di buon esempio.

Anche se come adulti possiamo avere i nostri gusti e le nostre preferenze, quando mangiamo dobbiamo sapere che, anche in questo aspetto della loro crescita, l'apprendimento dei bambini si basa in grossa misura sull'imitazione. Quindi, anche nel modo di sederci, di usare le posate, di comportarsi durante il pasto, i bambini prenderanno spunto dal papà e dalla mamma e li imiteranno in tutto per tutto. È fondamentale quindi essere i primi a mangiare in maniera sana ed equilibrata, masticare correttamente ed evitare di alzarsi da tavola prima di aver finito tutto quello che c'è nel piatto, verdure e spezzatino compresi.

Sarebbe una buona norma, finché sono piccoli, non far distrarre i bambini mentre mangiano, magari con lo stimolo della televisione accesa: è bene che si concentrino su quello che hanno nel piatto e che capiscano che si mangia seduti a tavola e nei giusti tempi. Inoltre, in questo modo, riunirsi a pranzo o a cena attorno al tavolino potrà essere il momento da dedicare alla comunicazione e alla vita familiare e, una volta diventati grandi, anche i vostri figli lo reputeranno un ottimo momento per stare insieme in famiglia.

Una questione di educazione

Per essere sicuri che i nostri figli apprendano le corrette regole della nutrizione, dobbiamo quindi seguirle noi stessi, dedicando il giusto tempo del giorno ai pasti.

Insegnargli il valore di una buona colazione al mattino è fondamentale, anche perché, secondo i consigli dei pediatri e degli esperti di nutrizione, con questo pasto dovremmo contribuire circa al 20% dell'apporto calorico di cui abbiamo bisogno nell'arco di tutta la giornata. La colazione rappresenta quindi un fondamentale momento di nutrizione, in cui è consigliabile dare ai nostri figli il latte e/o lo yogurt, magari in accompagnamento a un bel bicchiere di spremuta e una manciata di cereali. In questo modo, con un solo pasto, assumeranno una ricca dose di calcio e altri sali minerali, vitamine, fibre, proteine, grassi e carboidrati e partiranno ben ricaricati per affrontare al meglio la mattina di studio e il pomeriggio di svago.

Talvolta, per mancanza di tempo, al mattino alcuni genitori preferiscono far saltare la colazione ai loro piccoli, cercando di sopperire comprandogli un pezzo di pizza o delle paste dolci al forno vicino scuola. Anche se, a livello eccezionale, può essere accettabile farlo raramente, il rischio è di imbottirli di cibi molto calorici troppo vicino al momento del pranzo, appesantendoli e guastandogli anche questo momento di nutrizione. È bene che i bambini apprendano che va dedicato il giusto tempo al mangiar bene ed imparino fin da piccoli l'abitudine di alzarsi presto per avere il giusto tempo per prepararsi e quindi anche per fare una sana colazione.

Si mangia a scuola

Anche a scuola, vi sono in genere uno o due momenti dedicati all'alimentazione: la mensa scolastica e lo spuntino di metà mattinata. Dato che in genere i menù delle mense di scuola sono ben equilibrati e studiati per la dieta infantile e che le maestre sono abituate ed allenate a fargli mangiare tutto, quello di cui i genitori si devono occupare è invece lo spuntino di metà mattina.

Non si tratta infatti di un pasto opzionale né di un sostituto della colazione, ma anch'esso risulta un momento di nutrizione importante, utile per riaccendere le energie di nostro figlio e per aiutarlo ad arrivare a pranzo con la giusta quantità di fame.

Anche in questo caso è molto importante spiegare ai bambini il valore di uno spuntino sano, che può essergli trasmesso anche con la cura che ci mettiamo la mattina, o la sera prima, nel prepararglielo e nello sceglierlo. Preparargli un bel cestino per lo spuntino, personale e personalizzato, può essere un modo per far apprezzare ai nostri bimbi questo piccolo momento della giornata, ulteriore dimostrazione del nostro amore nei suoi confronti.

Anche in questo caso si può spaziare nella scelta e, anche se la tentazione è forte, dobbiamo far capire ai nostri figli che, piuttosto che uno snack pieno di zuccheri e conservanti, è molto meglio un toast, un frutto o un delizioso yogurt da bere. Idratarsi è importante, quindi se decidiamo di preparare per il nostro bambino uno spuntino solido, ricordiamoci di dargli anche un succo di frutta e una bottiglina d'acqua per mandarlo giù più facilmente.

Una merenda da campioni

Altro fondamentale pasto nella vita dei nostri bambini è la merenda. Anche questo momento nutritivo dovrebbe essere ben studiato e deciso dai genitori, senza improvvisare con le solite scorciatoie a base di cibi preconfezionati o estremamente dolci o grassi.

Nonostante non bisogna proibirgli la possibilità di un bel gelato ogni tanto, la merenda può essere un momento ricco di gusto anche con uno snack più leggero, come un fresco yogurt alla frutta, delle fette biscottate con la marmellata o anche una bella fetta di torta al cioccolato fatta dalla mamma.

 Nel caso debba essere una merenda al sacco, soprattutto per i bambini che fanno sport ed attività fisica, si può puntare su cibi comodi e trasportabili come yogurt da bere, succhi di frutta e panini. Anche in questo caso la parte liquida non deve mancare, soprattutto per reintegrare i liquidi persi durante gli sport d'azione come il calcio o la pallavolo. Alle bibite gassate, che gonfiano ed appesantiscono e contengono sostanze eccitanti potenzialmente dannose per i nostri figli, dobbiamo preferire i succhi di frutta o anche dei freschi e nutrienti frullati fatti in casa.