Come spiegare i punti cardinali ai bambini: 5 metodi efficaci

Arriva un momento per tutti i bambini in cui orientarsi nello spazio diventa molto importante per la loro crescita, il loro sviluppo cognitivo e la loro indipendenza. Spesso i bambini sono curiosi e possono chiedere anche a casa la risposta a domande tecniche che riguardano argomenti di cui hanno sentito parlare o che stanno iniziando ad affrontare a scuola. Questa è l'occasione giusta per spiegare che cosa sono i punti cardinali, a cosa servono e come utilizzarli. I punti cardinali, infatti, potrebbero suscitare la curiosità dei più piccoli e, quindi, è sempre bene avere qualche informazione utile per gestire al meglio l'argomento con i bambini.
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Quali sono i punti cardinali e a cosa servono
I punti cardinali sono dei punti di riferimento che servono a orientarsi nello spazio del mondo, ma servono anche per orientarsi quando si vuole esaminare la sfera celeste del cielo. Esistono quattro punti cardinali principali da cui si possono ricavare i punti cardinali intermedi. Per secoli, i punti cardinali sono stati molto importanti per orientarsi anche: i marinai quando si trovavano in mare aperto utilizzavano già il Sole e le stelle per capire dove fosse il nord, in modo da poter perseguire la loro rotta anche senza altri punti di riferimento.
Vediamo per prima cosa quali sono i punti cardinali:
- Nord, chiamato anche settentrione e indicato dal simbolo "N", è quello più importante perché di solito si parte da questo per determinare poi gli altri di conseguenza. Il nord corrisponde al punto di intersezione tra l'emisfero boreale e l'asse terrestre;
- Sud, chiamato anche meridione o mezzogiorno e indicato dal simbolo "S", si trova molto facilmente a partire dal nord perché è il suo punto opposto, quindi se l'osservatore è rivolto a nord, il sud si trova alle sue spalle;
- Est, chiamato anche oriente o levante, si indica con il simbolo "E" e si trova a destra guardando il nord;
- Ovest, chiamato invece occidente o ponente, è indicato dal simbolo "O" oppure dalla lettera "W" e si trova all'opposto dell'est, quindi a sinistra del nord e in posizione perpendicolare rispetto alla direzione di nord e sud.
I nomi ufficiali dei punti cardinali derivano da parole del tedesco antico, mentre gli altri derivano dal latino, a dimostrazione di quanto antico sia lo studio della geografia, che è sempre servita agli esseri umani per orientarsi sul pianeta Terra. Ci sono poi tra questi punti cardinali principali quelli chiamati intermedi, ovvero: nord-est, nord-ovest, sud-est e sud-ovest. Com'è logico, questi punti si trovano a metà tra i due punti che vengono indicati dal nome e servono a calcolare le direzioni in maniera ancora più specifica.
Come spiegare i punti cardinali ai bambini: 5 attività per farli imparare
Spiegare i punti cardinali ai bambini all'inizio può sembrare un compito difficile perché spesso i più piccoli hanno difficoltà a capire concetti astratti e ad applicare le nozioni al mondo in cui vivono. Per facilitare l'apprendimento ci sono tante attività che potete far sperimentare loro, in modo da aiutarli nella comprensione e nella memorizzazione dei quattro punti cardinali principali. Vediamo alcune idee su come affrontare la materia, sia alla scuola primaria che in famiglia.
Per prima cosa, per i bambini può essere utile imparare a conoscere la rosa dei venti: la più semplice è quella che ha quattro punte che si intersecano al centro formando una croce e che indicano le diverse direzioni. In questo modo i bambini possono intanto iniziare a fare dei disegni in cui raffigurano la rosa e scrivono su ogni punta il nome del segno cardinale corrispondente così da imparare i nomi.
Una volta che i bambini avranno imparato a memoria i nomi e le posizioni dei punti cardinali, si possono organizzare dei giochi a gruppi di 4 ragazzi, facendoli disporre in cerchio e stabilendo dov'è il nord. Di conseguenza gli altri bambini dovranno capire quale punto cardinale rappresentano a seconda della loro posizione rispetto al bambino nominato come nord. I giochi sono per i bambini sono strumenti molto importanti per apprendere nuovi concetti.
Un'altra attività utile è quella delle schede didattiche, ovvero esercizi preparati da insegnanti ed educatori che stimolano gli studenti a mettere in pratica le loro conoscenze in modo divertente e visivo, attraverso l'utilizzo di colori, curiosità e giochi che hanno lo scopo di insegnare il linguaggio più specifico della materia in un modo che non risulti pesante.
Uno strumento utile per trovare l'orientamento, ma anche per capire in modo concreto i punti cardinali, è la bussola. La bussola è un oggetto che solitamente presenta un quadrante rotondo e un ago magnetico la cui punta indica sempre il nord e da cui quindi si possono ricavare tutte le coordinate. Provate durante una gita nella natura, per esempio in un bosco, a orientarvi insieme ai bambini utilizzando la bussola insieme a una mappa. Questa esperienza formativa può essere molto utile per i bambini che impareranno così a diventare più consapevoli del terreno su cui camminano e dell'ambiente che li circonda. Ricordate sempre però di stare vicino ai bambini per fare da guida nel caso in cui non riescano più a orientarsi da soli.
Infine, potete anche sfruttare la creatività dei bambini e stimolarli a colorare dei libri illustrati sul tema dei punti cardinali o proporre voi stessi di fare dei disegni della Terra, del Sole e delle stelle, posizionando poi i punti cardinali.
Come insegnare ai bambini della scuola primaria a orientarsi con il Sole
Durante il corso della giornata, è possibile ricavare i punti cardinali anche senza strumenti come la bussola, semplicemente osservando il Sole nel suo movimento. Per orientarsi in questo modo ci sono alcune semplici regole che è bene tenere a mente ma che sono molto facili da imparare anche per i bambini della scuola primaria.
Bisogna però fare una precisazione: orientarsi con il Sole permette di individuare i punti cardinali in modo abbastanza approssimativo, perché solo durante gli equinozi il Sole si trova perfettamente in linea con i punti cardinali. Tutto il resto dell'anno la stella è leggermente spostata in altre direzioni, a seconda del moto di rivoluzione terrestre, quindi orientarsi in questo modo può essere utile ma non è il sistema più preciso.
Per prima cosa, ovunque ci troviamo sulla superficie terrestre, il Sole sorge sempre a est e tramonta sempre a ovest a causa del moto di rotazione terrestre. Quindi in questi due particolari momenti della giornata sarà facile individuare un punto cardinale e verrà più semplice, di conseguenza, determinare poi tutti gli altri.
Se però si è nel mezzo della giornata, al di fuori di alba e tramonto, è comunque possibile utilizzare il Sole per orientarsi, ma bisogna distinguere il luogo in cui ci si trova. A mezzogiorno per esempio la situazione cambia a seconda che l'osservatore sia nell'emisfero boreale o in quello australe. Se si è nell'emisfero boreale, dove si trovano l'Europa e l'Italia, a mezzogiorno il Sole proietterà un'ombra in direzione nord. Al contrario, invece, se ci si trova in Africa o in Australia, e quindi nell'emisfero australe, a mezzogiorno l'ombra sarà proiettata verso sud.
Come insegnare ai bambini della scuola primaria a orientarsi con le stelle
Durante la notte, anche se il Sole non illumina il cielo, è possibile orientarsi osservando le stelle e le costellazioni. I marinai si sono orientati per molto tempo con le stelle durante la navigazione in mare aperto e hanno trasmesso la loro conoscenza attraverso libri e immagini che hanno aperto la porta agli studi e alle scienze geografiche. Per un bambino piccolo può essere un po' difficile orientarsi in questo modo, ma per iniziare potete provare a insegnargli una costellazione dell'emisfero settentrionale e una di quello meridionale che sono, in particolare, quelle più importanti per capire i punti cardinali.
Anche in questo caso, quindi, bisogna sempre ricordare che le cose cambiano da emisfero boreale a emisfero australe, perché la visione del cielo ovviamente cambia in conseguenza al punto di osservazione:
- nell'emisfero boreale, per capire dove si trova il nord, si fa riferimento alla stella polare. Questa stella è molto luminosa e per riconoscerla con certezza è necessario individuare la costellazione dell'Orsa Minore. Le sette stelle più luminose di questa costellazione formano il Piccolo Carro e la stella polare è quella più in alto sulla punta e anche la più luccicante. Per non sbagliarsi, inoltre, si può ricorrere a una controprova, cercando l'Orsa Maggiore che comprende il Grande Carro formato dalle sette stelle più luminose di questa costellazione. La stella polare, infatti, si trova in alto nella direzione sopra le due stelle che formano la base del carro;
- nell'emisfero australe, invece, per capire dove sia situato il nord è necessario trovare la costellazione della Croce del sud, formata da quattro stelle che costituiscono le punte della croce. La stella maggiore, che si distingue per il colore rosso e brillante, indica il nord.
Avete visto quindi che ci sono molti modi per determinare i punti cardinali, alcuni più semplici e alcuni più complessi. In ogni caso, armatevi di pazienza e iniziate a far approcciare all'argomento i bambini che saranno come sempre curiosi e pronti a imparare nuove cose sul mondo in cui vivono.