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Come spiegare il sistema solare ai bambini

Come spiegare il sistema solare ai bambini

La scoperta dell'universo è sempre molto affascinante, e già quando i bambini sono piccoli spesso mostrano interesse per la materia astronomica. I viaggi degli astronauti e le ricerche scientifiche ci hanno portato oggi a sapere molte cose sul nostro universo e a poter creare una mappa abbastanza chiara delle principali formazioni della nostra galassia.
È vero però che lo spazio non smette mai di stupirci, e che ci sono sempre nuovi misteri da svelare. Se volete iniziare a far interessare il vostro bambino allo spazio, ci sono alcune idee e consigli che potrebbero aiutarvi a combinare l'informazione al divertimento.

Origine dell'universo per bambini

Spiegare l'origine dell'universo ai bambini può sembrare un compito difficile, soprattutto quando sono molto piccoli e non hanno ancora acquisito a scuola la terminologia scientifica per identificare alcuni fenomeni. Tuttavia anche nella prima infanzia i bimbi potrebbero fare delle domande spinti dalla curiosità, per cui è sempre bene sapere come affrontare un tema così complesso in famiglia, in modo semplice ed efficace. Vediamo quindi per prima cosa qual è la spiegazione che ci viene data dalla scienza per spiegare l'origine del nostro universo.

Esistono varie teorie che non possono essere del tutto provate, ma quella che sembra più plausibile ad oggi è quella del Big Bang: provate a raccontare ai bambini questa teoria come fosse una storia, magari aiutandovi con un libro illustrato.

Circa 15 miliardi di anni fa, l'universo era composto da una materia unica, tutta unita e molto compressa. Successe poi che questa materia si frammentò a causa di una grandissima esplosione che diede origine a tutti i pianeti e le stelle che conosciamo oggi.

Durante questa esplosione i corpi celesti iniziarono a espandersi, ovvero ad allontanarsi sempre di più gli uni dagli altri, fenomeno che si pensa stia ancora avvenendo. Subito dopo l'esplosione si ipotizza che ci sia stata una grande nebbia luminosa composta di gas e polveri che poi si legarono tra loro grazie alla forza di gravità, dando origine alle galassie all'interno delle quali stanno i vari sistemi di pianeti e stelle, come il nostro sistema solare. Tra i pianeti invece rimase lo spazio vuoto e silenzioso. Si pensa che ancora oggi l'universo diventi sempre più grande, proprio a causa della potenza di questa prima esplosione.

Questa teoria spiega anche perché tutti i corpi celesti sono formati dagli stessi atomi, ovvero le particelle più piccole che formano la materia. Gli atomi presenti nell'universo e conosciuti dall'uomo non sono poi tanti considerando l'immensità dello spazio in cui risiedono i pianeti e le stelle. Le stelle, per esempio, sono formate da elementi che si chiamano idrogeno ed elio, che sono quelli più diffuse nell'universo. Troviamo poi l'ossigeno, indispensabile sulla Terra per formare l'aria che respiriamo, il carbonio, il ferro, l'azoto e altri.

Come si è formato il sistema solare?

Circa 4 miliardi e mezzo di anni fa invece si iniziò a formare il sistema solare: dopo la grande esplosione del Big Bang, grazie al fenomeno della forza di gravità, la materia iniziò a raggrupparsi intorno a un nucleo che sarebbe poi diventato il nostro Sole. All'inizio le materie si scontravano tra loro, si allontanavano e si avvicinavano in modo scomposto, si fondevano e si separavano. In questo modo si formarono degli ammassi di materia che dopo milioni e milioni di anni si stabilizzarono e formarono i pianeti che oggi conosciamo e che fanno parte del nostro sistema solare. Rimasero però esclusi alcuni residui di materia, che non riuscirono ad agglomerarsi e che tutt'ora rimangono divisi dal resto: sono quelle che chiamiamo comete e asteroidi che si possono ammirare in cielo soprattutto nelle notti d'estate.

Questi pianeti che si sono formati così tanti miliardi di anni fa, hanno poi iniziato a ruotare intorno al Sole, che li illumina e li scalda in base alla loro vicinanza: questo movimento è chiamato moto di rivoluzione e viene compiuto anche dalla Terra, che in base a questo movimento attraversa le varie stagioni dell'anno. I pianeti del sistema solare hanno dimensioni diverse e ognuno segue una propria orbita, ovvero un proprio percorso sempre uguale che li fa girare intorno alla stella che sta ferma al centro. Oltre a questo i pianeti ruotano attorno al proprio asse, ovvero girano su se stessi, con quello che è chiamato moto di rotazione e che permette l'alternarsi del giorno e della notte sui pianeti, a seconda del lato che è rivolto verso il Sole, fonte di luce.

I pianeti del sistema solare si possono suddividere in due categorie, separate da una fascia chiamata cintura di asteroidi:

  • Pianeti interni. Ovvero quelli più vicini al Sole, chiamati anche pianeti terrestri, sono caratterizzati da una struttura più rocciosa, simile proprio a quella che conosciamo nel nostro pianeta.
  • Pianeti esterni. Sono quelli più lontani dal Sole e hanno caratteristiche comuni tra loro, ovvero sono molto grandi e formati principalmente da gas, motivo per il quale sono chiamati anche giganti gassosi.

I pianeti del sistema solare per bambini

Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i pianeti che formano il nostro sistema solare, partendo prima dai pianeti che abbiamo definito come interni.

  • Mercurio. È il pianeta più vicino al sole, ed è caratterizzato da una superficie molto spoglia e piena di crateri che si sono formati in seguito all'impatto con dei meteoriti. Altra caratteristica peculiare di Mercurio è l'incredibile escursione termica. Le temperature sono davvero estreme e cambiano tantissimo dal giorno alla notte. All'equatore del pianeta di giorno si raggiungono i 450 gradi, mentre la notte i -180. I suoi moti di rotazione e rivoluzione sono molto particolari, perché impiega 59 giorni per compiere un giro su se stesso e 88 per completarne uno intorno al Sole.
  • Venere. È grande più o meno come la Terra, da cui si può osservare molto bene grazie alla sua brillantezza. È l'unico pianeta del sistema solare a non avere satelliti, e la sua superficie appare come arida e rocciosa, costellata di vulcani. Si pensa che milioni di anni fa avesse dei mari e degli oceani che poi però sono evaporati. La sua atmosfera è molto calda e densa, ricca di anidride carbonica che rende la temperatura del pianeta sempre molto calda, intorno ai 480 gradi.
  • Terra. Conosciamo bene la natura del nostro mondo, ma forse non ci siamo mai chiesti nel dettaglio com'è composto. La Terra è un pianeta roccioso circondato però da un'atmosfera molto importante per lo sviluppo della vita. È composta di ossigeno e azoto, gli elementi che le hanno permesso di sviluppare su di essa la vita, l'unica che conosciamo ad oggi in tutto l'universo. È quindi un pianeta molto speciale e variegato, per la diversità dei climi che offre sulla sua superficie e per la varietà biologica che ha sviluppato. La Terra è dotata anche di un satellite, la Luna, che le ruota attorno e gira insieme a lei intorno al Sole.
  • Marte. A causa della grande quantità di ossido di ferro che è presente sulla sua superficie, appare di colore rosso, motivo per il quale viene spesso chiamato proprio pianeta rosso. La sua superficie è caratterizzata da deserti, valli e vulcani, oltre a una massiccia presenza di crateri. Marte possiede anche due piccoli pianeti satelliti, ovvero Fobos e Deimos.

Tra quelli che abbiamo identificato come pianeti esterni invece ci sono:

  • Giove. È il più grande pianeta del sistema solare, formato principalmente da gas e roccia e caratterizzato da una serie di pianeti satelliti organizzati in una sorta di anello che circonda tutto il pianeta.
  • Saturno. Anch'esso è un pianeta gassoso molto grande, e come Giove presenta degli anelli che in questo caso sono visibili anche dalla Terra.
  • Urano. Formato da rocce e nubi, è un pianeta molto freddo e ricoperto dai ghiacci. La sua atmosfera è composta da elio e metano che conferiscono un colore azzurro molto particolare ma che lo rendono anche poco luminoso e quindi difficile da osservare dalla Terra.
  • Nettuno. È molto lontano dal Sole nel sistema solare e anche per questo per compiere un'orbita impiega ben 165 anni, contro i 12 mesi della Terra. La sua atmosfera è composta principalmente da metano, idrogeno ed elio, che conferiscono un colore blu intenso, mentre la sua superficie è composta principalmente da ghiacci e rocce.
  • Plutone. Chiamato anche pianeta nano, questo corpo celeste è più piccolo della Luna. È formato da carbonio, azoto e metano, ed è molto freddo, con temperature medie di circa -230 gradi. Possiede inoltre un satellite che si chiama Caronte.

Come creare il sistema solare con i bambini

Le informazioni sulla composizione dell'universo sono molte e a volte un po' difficili da comprendere. Per questo ci sono alcuni lavoretti o giochi utili che potrete organizzare a casa per i vostri ragazzi e bambini, in modo da rendere l'apprendimento dell'astronomia più divertente e stimolante.

Potete per esempio comporre un puzzle che rappresenti i pianeti, per farli visualizzare più concretamente ai bambini. Questa attività li farà concentrare sulla forma che andranno a comporre che in questo modo resterà maggiormente impressa nella loro memoria.

Un'altra idea carina per creare il sistema solare per bambini è quella di dipingere un'opera a tema spaziale: prendete spunto dalle immagini online e fate utilizzare i colori ai bambini per provare a raffigurare i vari pianeti. Mentre loro disegnano e dipingono, voi potreste iniziare a fornire qualche informazione in più sulle caratteristiche che li contraddistinguono.