Come spiegare la catena alimentare ai bambini

La catena alimentare è il sistema che sta alla base del nostro ecosistema e che ne garantisce l'equilibrio e la sopravvivenza. Spiegare a un bambino come funziona può essere complesso, ma non se si decide di partire da concetti semplici e di mostrargli degli esempi pratici di come funziona questo equilibrio naturale. Con l'aiuto di un po' di inventiva e di esperimenti pratici, ma anche di immagini e di contenuti digitali su misura, potete far familiarizzare i vostri bambini con i vari componenti della catena alimentare, per poi spiegare loro perché è importante preservare l'equilibrio che la governa.
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- Allo scoperta dell'ecosistemavai >
- Una rete di relazionivai >
- Produttori, consumatori, trasformatori: esperimenti praticivai >
- I produttorivai >
- I consumatori primarivai >
- I consumatori secondari e terziarivai >
- I decompositori o trasformatorivai >
Perché parlare ai bambini della catena alimentare
Per partire con una definizione semplice, un ecosistema è un insieme composito dove diverse specie di esseri viventi coesistono, interagendo tra di loro e con l'ambiente che li circonda. Da questa interazione, finché permane un certo equilibrio, si origina la vita, in un circolo virtuoso che sta alla base della sopravvivenza dell'ecosistema stesso.
Alla base del funzionamento di ogni sistema c'è un particolare flusso di energia originato dal Sole e quindi dalla radiazione solare che, una volta raggiunta la Terra, in minima parte viene utilizzata da particolari organismi per trasformare la sostanza inorganica in sostanza organica attraverso particolari reazioni chimiche, come la fotosintesi clorofilliana. A sua volta, la materia organica creata, viene utilizzata da altri organismi più complessi come nuova energia per creare nuova materia organica che andrà ad alimentare altri organismi posti a un gradino superiore nella cosiddetta catena alimentare, venendo a creare una rete alimentare di rapporti e interconnessioni complesse, che sta alla base del funzionamento dell'ecosistema, autoalimentandolo in maniera naturale.
Ebbene, come spiegare in modo ancora più semplice questi concetti a un bambino, e soprattutto perché parlargli della catena alimentare? Di fronte a un bambino che si pone domande sul perché gli animali sono diversi da noi, perché si predano tra loro, perché anche noi mangiamo certi tipi di animali e altri no, può essere utile introdurre questi concetti, in un ragionamento più ampio di educazione alimentare e ambientale.
Anche l'uomo, infatti, fa parte di questa rete alimentare, ma in un ruolo dominante: in quanto parte di questo ecosistema, è quindi sua responsabilità prendersene cura e proteggerlo, rispettando il ruolo di tutte le creature e degli elementi che lo compongono.
Allo scoperta dell'ecosistema
Per aiutare i vostri bambini nella comprensione, potete far loro degli esempi partendo da sistemi più piccoli: la vostra casa per esempio è un "sistema", dove ci sono il papà, la mamma, lui e i suoi fratelli, e in cui tutti interagiscono tra loro e devono svolgere i loro compiti per garantire il benessere di tutti e poter vivere e crescere in armonia.
Allargandovi un poco rispetto all'ambiente domestico, potete passare al sistema classe, quindi scuola, quartiere, città, e così via, facendoli quindi riflettere sul fatto che per poter parlare di ecosistema bisogna comprendere al suo interno anche la natura, quindi il giardino, il parco, il campo arato, ma anche la spiaggia, la campagna, il bosco e le montagne, e inserirvi all'interno tutti gli elementi naturali che la compongono, ossia gli animali, gli alberi, le foglie, i funghi, i sassi, la terra, e così via.
Potete schematizzare il concetto prendendo un bel cartellone e facendo dei disegni, partendo da un piccolo cerchio centrale e allargando sempre di più con altri cerchi che contengono sempre più elementi, in modo che i vostri bambini possano avere una visione d'insieme completa di tutti gli elementi che compongono questo sistema di cui volete parlare, per poi passare a cercare di comprendere i legami che esistono tra tutti questi elementi.
Un'ottima idea per andare alla scoperta di tutti gli elementi che compongono il nostro ecosistema e quindi rendere più interattiva e divertente la vostra spiegazione, è quello di uscire e andare davvero a scoprirli. Portate i vostri bimbi in città, nel bosco, in campagna, in riva al mare, in montagna e spingeteli a osservare con attenzione tutto quello che li circonda, cercando di comprendere i legami, i contatti e i rapporti che esistono tra i diversi elementi.
Una rete di relazioni
Per entrare più nel vivo del concetto di catena alimentare, potete cercare di spiegare ai vostri bambini che ogni essere vivente ha bisogno di mangiare e nutrirsi per ricavare l'energia necessaria per vivere. Anche loro tutti i giorni devono mangiare per avere le energie che servono per studiare e giocare, per cui potete riflettere insieme su cosa esattamente mangiate ogni giorno.
Disegnate su un foglio il vostro pasto della giornata e invitate i bambini a capire da cosa sono composte le pietanze che avete mangiato: verdure, ovvero piante, e carne e pesce, quindi animali.
Sarà quindi facile spiegargli, in maniera schematica, sempre aiutandovi con dei disegni o con degli appositi contenuti multimediali, che anche gli altri essere viventi, per esempio gli animali, mangiano altri esseri viventi, sia animali più piccoli sia piante, in una catena complessa di relazioni "mangio-sono mangiato", dove alcuni hanno un ruolo più attivo e altri più passivo, ma ognuno dà il suo contributo al funzionamento di tutta la rete.

Produttori, consumatori, trasformatori: esperimenti pratici
A questo punto potete quindi introdurre ai vostri bambini le tre categorie di esseri viventi che interagiscono nella catena alimentare, ossia i produttori, i consumatori e i trasformatori.
I produttori
Semplificando al massimo il concetto, possiamo dire che alla base della catena alimentare ci sono i cosiddetti produttori, ossia le piante, quindi degli esseri viventi che sono capaci di prodursi il cibo da soli, sfruttando diversi elementi dell'ecosistema, quindi l'energia del sole, i sali minerali presenti nel terreno, l'aria e l'acqua.
Per familiarizzare con i produttori e apprezzarne la varietà e le caratteristiche, potete portare i vostri bambini a conoscerle in diversi ambienti, quindi in un bosco, in campagna o anche in una serra o un vivaio, in modo che possano scoprire l'affascinante mondo delle piante e capire in che modo riescono a crescere. Altrettanto utile e istruttivo può essere creare un erbario, disegnando o raccogliendo foglie e fiori secchi e classificandoli in base al loro aspetto e alle loro caratteristiche.
In alternativa potete anche creare un semenzaio insieme ai vostri bambini, per mostrargli in maniera reale come nascono le piante e come riescono a produrre da sole le sostanze che gli servono per crescere. Procuratevi un contenitore capiente, meglio se con i bordi trasparenti, quindi riempitelo di sabbia, terra e terriccio o, ancora meglio con dell'humus fatto in casa, conservando e facendo macerare i rifiuti organici in un apposito contenitore.
Scegliete quindi i semi che volete piantare, fate un buchino nello strato di humus e concime e poi attendete, affidando ai vostri bambini il compito di prendersi cura di queste piantine, innaffiandole e assicurandosi che abbiano una buona esposizione alla luce del sole.
Invitateli ad annotarsi su un quaderno tutti i cambiamenti fino alla crescita delle piante: sarà un bellissimo esperimento di scienze che gli mostrerà come agiscono gli elementi produttori della catena alimentare e come poi vengono a contatto e mangiati da altri esseri viventi che vanno a costituire un altro importante anello di questa catena, ossia i consumatori.
I consumatori primari
Il secondo anello della catena alimentare è infatti occupato dai cosiddetti consumatori, che si dividono in una scala gerarchica in primari, secondari e terziari, e che sono collegati tra loro dalla relazione "mangia - è mangiato".
Farlo capire ai vostri bambini sarà semplice se spiegherete loro che le piante vengono mangiate dagli animali, soprattutto dagli erbivori, e facendoli riflettere su quali sono gli animali erbivori che gli vengono in mente o che gli è capito di vedere. Partite dai più piccoli, come criceti e coniglietti, fino ad arrivare ai più grandi, come le mucche e i cavalli, ma anche a quelli esotici come giraffe, zebre e bufali.
Anche in questo caso potete aiutarvi con delle immagini e dei bei disegni: potete prendere un bell'album e un cartellone e disegnare insieme tutti gli animali che mangiano i vegetali e le piante, dagli insetti agli animali domestici fino a quelli selvatici.
Un'ottima idea per scoprire tutti questi animali e osservare come vivono e cosa mangiano può essere quella di portare i vostri bambini in una fattoria didattica: qui potranno vedere con i loro occhi diversi tipi di animali che non si vedono normalmente in città, capire cosa mangiano e magari avere anche l'opportunità di dargli da mangiare.
Tornando all'esperimento pratico del semenzaio, se avrete deciso di piantare dei semi di vegetali, per esempio di insalata, potrete verificare quanto i consumatori primari vanno ghiotti delle piante, necessarie per la loro sopravvivenza, per esempio mettendo una chiocciolina dentro il semenzaio, oppure raccogliendo qualche foglia e dandola da mangiare a un coniglietto.
I consumatori secondari e terziari
Una volta presa confidenza con la categoria dei consumatori, potete continuare a percorrere la catena alimentare in modo gerarchico, spiegando ai vostri bambini che in natura esistono degli animali selvatici che non mangiano né piante né vegetali, ma che mangiano carne, ossia i carnivori.
Per avere le energie necessarie per sopravvivere, questi animali devono quindi mangiare altri animali più piccoli e indifesi, quindi gli erbivori, e in questo caso si parla di consumatori secondari. Per farvi comprendere meglio dai bimbi, potete fare loro l'esempio della volpe e della donnola che mangiano le galline e i conigli, il gatto che mangia il topo, oppure il falco che mangia l'uccellino, e così via.
Poi la catena alimentare continua, secondo una scala gerarchica complessa, dove ci sono altri animali carnivori, ossia i consumatori terziari, chiamati anche superpredatori, che possono cibarsi sia degli erbivori sia di altri carnivori più piccoli, quindi sia dei consumatori primari sia di quelli secondari.
Per fare loro qualche esempio pratico, potete prendere il leone e la tigre, ma anche il lupo, il coccodrillo e lo squalo, chiedendogli per ogni superpredatore di indicargli quali animali può mangiare e magari di disegnarlo e colorarlo.
Le illustrazioni e i contenuti digitali, per esempio un bel documentario sulla natura, con contenuti studiati e adatti alla loro età, potranno aiutarvi a chiarire meglio il concetto e a far capire ai vostri bambini che gli animali che rientrano nella categoria dei consumatori secondari e terziari mangiano altri animali non perché sono cattivi e crudeli, ma perché anche loro hanno bisogno di energie per sopravvivere che i vegetali e le piante non potrebbero fornirgli.
I decompositori o trasformatori
A chiudere tutte le catene alimentari, come ultimi anelli della catena, ci sono degli esseri viventi molto particolari, che ai vostri bambini sembreranno in apparenza sconosciuti ma che in realtà fanno parte integrate della nostra quotidianità e di ogni ecosistema, ossia i trasformatori o decompositori.
Questi decompositori sono degli esseri viventi, spesso microscopici, che si nutrono degli resti dei vegetali, delle piante e degli animali morti, per poi trasformarli in altre sostanze semplici, come i sali minerali, che vanno quindi nel terreno per nutrire gli esseri viventi che occupano il primo anello della catena, i produttori, ossia le piante.
In questo modo questi piccoli esserini, identificabili come batteri, funghi, muffe e microrganismi, vanno quindi a chiudere la catena, formando un circolo virtuoso che porta equilibrio e nuova vita.
Per mostrare ai vostri bambini come agiscono questi batteri decompositori, nutrendosi e poi trasformando altri organismi in energia che andrà ad alimentare tutto il sistema, potete fare un semplice esperimento, lasciando un frutto maturo fuori dal frigo per molto tempo.
Fatelo osservare ai vostri bimbi giorno per giorno e vedrete che piano piano comincerà a formarsi sulla sua superficie una patina scura di muffa, dovuta proprio all'azione dei batteri. Cibandosi di questo frutto, i batteri lo decomporranno, prendendo le sostanze che gli servono e producendone altre che potranno essere utilizzate in maniera utile per produrre nuovo nutrimento per la terra, e quindi per le piante.
Anche questo è un esperimento che potete fare insieme, producendo il compost e il concime naturale per l'orto. Invitate i bambini ad aiutarvi quando sparecchiate, raccogliendo tutti i resti di cibo e di frutta all'interno di un contenitore. Lasciate che i resti organici maturino in questo contenitore per circa un mese, aggiungendone altri via via, creando vari strati, alternandoli a foglie secche e terra.
Sarà un modo pratico ed efficace per introdurre ai vostri bambini il concetto di riciclaggio e per ottenere dell'ottimo compost da usare per concimare il vostro orto di casa o il semenzaio e far crescere delle nuove piante, avviando voi una piccola catena alimentare.