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Cos'è la giornata dei diritti dei bambini

Cos'è la giornata dei diritti dei bambini

Per chi è nato nella "parte giusta" del pianeta, l'infanzia e l'adolescenza sono un momento felice della vita, durante il quale bambini e bambine, ragazzi e ragazze imparano a crescere nella serenità, nell'amore e con la prospettiva di un futuro ricco di progetti, di salute e di positività. Ma non per tutti i giovani, purtroppo, è così.

Ancora oggi troppi bambini, in ogni parte del mondo, vengono sfruttati e maltrattati, vivendo in stato di estrema povertà e vedendosi negati anche i più basilari diritti che andrebbero garantiti a ogni bambino.
La Giornata Internazionale dei Diritti dei Bambini è una giornata molto importante, in cui quei diritti fondamentali per i bambini vengono ribaditi, in cui si fa il punto su ciò che di buono è stato fatto per migliorare le condizioni di vita dei più piccoli, e su quello che ancora c'è da fare per aiutare i bimbi che vengono maltrattati, sfruttati e vivono in stato di indigenza.

L'importanza di questa giornata mondiale risiede nella necessità di riflettere costantemente sull'importanza della protezione dei diritti del fanciullo, sui modi migliori per tutelare la sua innocenza e la sua salute, e sulle azioni che la comunità internazionale può intraprendere per raggiungere tali obiettivi, anche nelle zone geografiche in difficoltà. Il 20 novembre di ogni anno, in tutti i 190 paesi del mondo che hanno aderito alla Convenzione ONU per i Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza stilata nel 1989, si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza.

In questo articolo parleremo dell'importanza di celebrare questa occasione all'interno delle scuole (con un'adeguata attività educativa) così come in famiglia: scopriremo a quali principi l'ONU si ispira per promuovere i diritti del bambino a livello globale e cercheremo di capire quali sono i problemi materiali che ancora oggi investono le storie di tanti minori, e che la Giornata Internazionale dei Diritti dei Bambini cerca di portare agli occhi di tutti con eventi culturali e formazione.

I principi fondamentali della Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia

La Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia stabilisce quali sono i principi fondamentali dei diritti dei bambini. Prima di essa, solo un documento, ovvero la Carta dei Diritti del Bambino, scritto nel 1923 da Eglantine Jebb (fondatrice di Save the Children) e ratificato dalle Nazioni Unite nel 1924, sanciva ufficialmente i diritti dei bambini, denunciando sfruttamento e violenze ai danni dei minori. Purtroppo, questo importante documento non era ancora vincolante per gli stati membri.

La Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza è stata un grande passo avanti nel riconoscimento da parte di tutti gli stati del diritto dei più piccoli ad essere bambini, a godere della loro infanzia in un ambiente tutelato e protetto.

Ecco alcuni dei principi fondamentali sanciti dalla Convenzione:

  • Art. 2 - Non discriminare: la convenzione sancisce diritti imprescindibili che devono essere garantiti dagli stati a tutti i minori, senza alcuna distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino o della sua famiglia: la protezione del bambino deve, quindi, essere un dovere universale;
  • Art. 3 - Interesse superiore del minore e dell'adolescente: ogni legge emanata da uno stato, ogni iniziativa pubblica o privata, ogni situazione problematica che coinvolga i bambini deve avere come obiettivo l'interesse e la tutela dei minori;
  • Art. 6 - Diritto alla vita, allo sviluppo, alla sopravvivenza: ogni stato aderente si impegna a utilizzare il massimo delle risorse che ha a disposizione per la tutela e il sano sviluppo dei bambini che vivono nel suo territorio, anche cooperando con altri stati per raggiungere questo obiettivo;
  • Art. 12 - Ascoltare le opinioni del minore: questo principio prevede che i bambini abbiano il diritto di essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano; per contro, gli adulti hanno il dovere di tenere in adeguata considerazione le opinioni del minore interessato.

Secondo questi principi, ogni bambino ha diritto a un nome, a una nazionalità, a non essere discriminato, a ricevere cure e un'istruzione adeguata, ha il diritto di giocare e divertirsi, ha diritto di essere protetto e amato, a prescindere dal fatto che abbia una mamma e un papà ad adempiere a tale scopo.

Nel nostro Paese, la Convenzione è stata ratificata nel 1991 e quindi lo Stato dovrebbe assumersi il ruolo di garante. Nonostante questo, secondo le stime di un importante associazione come Telefono Azzurro, in Italia ci sono ancora troppi bambini vittime di violenze ed abusi, che vedono negarsi questi diritti fondamentali.

Giornata dei diritti dei bambini

La Giornata Internazionale dei Diritti dell'Infanzia

Anche se grandi passi sono stati fatti nell'ambito della tutela dei diritti dei bambini, c'è ancora molto da fare per fermare le violenze, la discriminazione, la povertà, la morte. Secondo le stime ONU ogni giorno nel mondo muoiono all'incirca 15 mila bambini e quasi 400 milioni vivono in uno stato di povertà assoluta.

Mentre in Italia molti bambini continuano a essere vittime di violenza e abusi, perpetrati in ambito familiare, nel mondo migliaia di altri bambini e adolescenti sono vittime delle guerre e della povertà più totale. Un modello sostenibile di aiuti umanitari e di solidarietà nei confronti di tali paesi è quanto mai urgente e necessario.

In alcuni paesi del mondo, anche quelli più civilizzati, molti bimbi sono vittime di violenza sessuale. Ad esempio, in Africa sono ancora troppo frequenti le mutilazioni genitali femminili e nonostante le molte campagne di sensibilizzazione non si ferma neanche la piaga del lavoro minorile. In più occasioni l'Unicef si è occupato di fare informazione su queste tematiche, portando all'attenzione della comunità scientifica dei dati sempre più allarmanti.

Anche nei Paesi OCSE, non solo in quelli del cosiddetto "terzo mondo", molti bambini vivono in stato di povertà relativa e si vedono negare il diritto allo studio. Sappiamo quanto la presenza di personale docente qualificato, di edifici scolastici sicuri, di una biblioteca e di spazi adatti ai bambini sia fondamentale per la crescita e lo sviluppo di quest'ultimi. Secondo alcuni rapporti, anche nel nostro paese la situazione non sarebbe così rosea, con migliaia di bambini che vivono in situazioni di disagio sociale, specialmente tra i piccoli stranieri.

Molti bambini che vivono in Italia non riescono ad avere accesso ai servizi fondamentali come gli asili nido e in molti casi si decide di affidare i piccoli in stato di disagio a degli anonimi centri invece di optare per ambienti protetti e più adeguati quali famiglie di parenti o affidatarie.

Nonostante viviamo in un mondo tecnologicamente avanzato e, in apparenza, ricco di benessere, sono tante, troppe, le situazioni in cui i bambini si vedono negare i loro diritti. Per questo, a quasi 30 anni di distanza dalla stesura della Convenzione dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, abbiamo bisogno più che mai di una giornata dedicata ai diritti dei bambini, che ci ricordi che ogni bambino deve poter vivere una vita sicura, armoniosa e dignitosa. Nonostante molto sia già stato fatto in questo senso, è importante non abbassare la guardia e continuare a lavorare in questa direzione.

È importante che tutto il mondo si impegni affinché ogni bambino del pianeta non debba più soffrire la fame, la paura, la vergogna e che non debba più essere sfruttato da persone senza scrupoli che gli negano il diritto di vivere come ogni bambino dovrebbe, ovvero con allegria e spensieratezza.