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Dentizione nei bambini: come avviene e i consigli per affrontarla al meglio

Uno dei fenomeni con cui i genitori si trovano più spesso a fare i conti è la dentizione dei bambini. La dentizione non è altro che il normalissimo processo di crescita dei denti, che inizia fin dai primi mesi di vita e continua fino ai tre o quattro anni.

Dentizione nei bambini

Nella maggior parte dei casi, la dentizione non presenta alcun problema, e i bambini a malapena si accorgono del processo che sta avvenendo all'interno della loro piccola bocca. Tuttavia, è possibile che la dentizione porti a provare dei fastidi e dei piccoli dolori, specialmente quando i denti non riescono a uscire agevolmente dalle gengive durante il loro sviluppo.

L'eruzione dei denti nelle prime fasi di vita è definita dentizione primaria, ma generalmente, ci riferiamo ai primi dentini con l'espressione di "denti da latte". Successivamente alla prima fase, i denti da latte iniziano a cadere e ad essere sostituiti dai denti permanenti.

Vediamo insieme come avviene la dentizione, quali soni sintomi, i fastidi, e come prendersi cura dei denti dei vostri bambini.

Dentizione nei Bambini: come avviene?

Come accennato, esistono due fasi di dentizione: una primaria e una secondaria. Nella dentizione primaria, o dentizione decidua, assistiamo all'eruzione dei "denti da latte". Questi iniziano a spuntare entro sette o otto mesi dalla nascita del bimbo.

I primi denti a crescere sono normalmente gli incisivi centrali inferiori e superiori. A seguire, fanno la loro comparsa anche gli incisivi laterali, generalmente entro il primo anno di vita, per poi arrivare all'eruzione di canini e molari. In conclusione, superati i due anni di vita, spuntano i secondi molari, a chiusura dell'arcata dentale del bambino. Nella maggior parte dei casi, la dentizione dei neonati si conclude entro i primi tre anni di vita, ma è possibile che si protragga anche per più tempo.

Intorno ai sei anni di vita, la dentatura decidua inizia a cadere, per fare spazio alla comparsa dei denti permanenti: è il momento in cui cade il primo dentino. Il processo di sostituzione dei denti da latte non segue necessariamente lo stesso ordine di crescita a cui generalmente si assiste durante la dentizione decidua. Tuttavia, secondo il calendario della dentizione, i primi denti a cadere sono generalmente gli incisivi inferiori, seguiti dai primi molari. Dopodiché, iniziano a spuntare gli incisivi laterali, i canini, i premolari e molari secondari.

Come già accennato, il processo di dentizione è assolutamente normale, e nella stragrande maggioranza dei casi, questo si svolge senza particolari complicazioni o contrattempi. Tuttavia, è possibile che la comparsa dei primi dentini possa provocare fastidio nel bambino. I consigli dei genitori per i più piccoli, in questi casi, possono essere utilissimi per riuscire ad affrontare il processo di dentizione nel miglior modo possibile. Il vostro pediatra di fiducia, inoltre, saprà sicuramente aiutarvi in questa fase, venendo incontro a qualsiasi complicazione possa verificarsi durante la fase di crescita dei denti.

Dentizione nei bambini: quali sono i sintomi?

Come accennato, il processo di dentizione potrebbe portare, in alcuni casi, alla comparsa di sintomi lievi (gonfiore alle gengive, arrossamento o dolore). Altre volte, ma più raramente, potrebbero insorgere alcune complicazioni, che necessitano di un controllo da parte di uno specialista in odontostomatologia e odontoiatra infantile: un dentista specializzato per il trattamento dei disturbi dei bambini.

Nel primo periodo di vita, è probabile che i neonati possano provare un po' di dolore della dentizione, a causa dell'eruzione dei primi denti da latte. In questi casi, i bambini potrebbero avere degli episodi di pianto, non essendo ancora in grado esprimere o riconoscere il fenomeno che stanno vivendo. Il dolore dato dalla comparsa dei primi incisivi potrebbe anche disturbare il sonno del bambino, svegliandolo e infastidendolo.

Generalmente, fino ai primi sei mesi di vita, non si dovrebbe assistere alla comparsa di alcun dente. In caso contrario, il dolore provato dal bambino potrebbe essere legato a una piccola malformazione ossea della gengiva, che deve essere controllata e supervisionata da uno specialista in odontostomatologia.

Altri sintomi della dentizione che potrebbero verificarsi sono l'insorgenza di una salivazione abbondante, assolutamente normale. Il dolore, invece, è spesso collegato all'irritazione nel processo di dentizione, che può manifestarsi all'interno del cavo orale, con la comparsa di gengive arrossate, ma anche con un'eruzione cutanea nella zona circostante la bocca.

Ad ogni modo, in quasi tutti i casi, non è necessario preoccuparsi: i sintomi illustrati sono temporanei e tendono a sparire completamente nell'arco di qualche tempo, una volta completata l'eruzione dei primi dentini.

Nel periodo di allattamento, è probabile che i vostri piccoli possano tentare di cercare sollievo dal dolore alle gengive mordendo i capezzoli della mamma, oppure portandosi il dito in bocca. Per evitare questa evenienza, è possibile utilizzare un biberon con del latte materno, oppure alleviare il fastidio della dentizione tramite alcuni metodi semplici e sicuri.

Dentizione nei bambini: come alleviare il fastidio?

Come anticipato, il processo di dentizione può portare un forte fastidio per i bambini, che non riuscendo a comprendere bene quello che sta accadendo, non sono neanche in grado di interpretarne le sensazioni. Molto spesso, i più piccoli tendono a mordicchiare quello che gli capita a portata, nel tentativo di alleviare il dolore, senza tuttavia provare sollievo.

In questi casi, è possibile acquistare degli appositi giocattoli che i vostri bambini potranno mordicchiare in sicurezza, e senza alcun tipo di problema. Solitamente, questi sono composti da materiali innocui per i bambini, dalla consistenza gommosa, e perfetti per essere morsi in continuazione.

Uno dei rimedi per l'irritabilità dentale, che è possibile praticare facilmente ai propri bambini, è il massaggio gengivale. In commercio esistono numerosi gel massaggia gengive adatti a questo scopo, che non causano nessun problema anche se ingeriti accidentalmente. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la saliva dei bambini è già sufficiente per lubrificare le gengive e permettere un massaggio, anche con l'ausilio di giocattoli appositi, reperibili e acquistabili in farmacia.

É molto facile confondere le cause dei lamenti del bambino: i sintomi come pianto e mancanza di sonno, infatti, potrebbero essere riconducibili ad altri disturbi, come il raffreddore, delle coliche o un'infiammazione del cavo orale. Anche mordere la madre durante l'allattamento potrebbe essere riconducibile alla necessità del bambino di richiamare l'attenzione quando manifesta disagio, e non necessariamente alla comparsa dei denti.

Dentizione nei bambini: l'eruzione dei denti permanenti

Come già illustrato, a partire dall'età di sei anni, i bambini iniziano la seconda fase di dentizione: i denti da latte vengono pian piano sostituiti da quelli permanenti. Via via che spuntano i denti nuovi, la vecchia dentatura decidua cade, spesso in maniera naturale, a volte con qualche piccolo aiuto. Il dente da latte, infatti, è naturalmente predisposto per staccarsi dalla gengiva e cadere autonomamente, ma a volte è necessario tirare leggermente il dente nella sua ultima fase per evitare fastidi e complicanze.

Se il dente cadesse durante il sonno, oppure durante la consumazione di cibo, questo potrebbe cadere per la gola e causare un soffocamento. Inoltre, quando un dente da latte cade tende a lasciare una piccola ferita, del tutto normale, ma temporaneamente sensibile alle infezioni. Per questo motivo, è molto importante insegnare a lavare i denti ai bambini fin dalla tenera età, in modo che possano tenere le proprie gengive sane e pulite.

La cura dentale, soprattutto dei denti permanenti, è molto importante per scongiurare l'insorgenza di carie e ascessi, che potrebbero portare a un'infezione e a un conseguente gonfiore della gengiva. Fortunatamente, una pulizia dei denti quotidiana, praticata mattina e sera, è più che sufficiente per la prevenzione di questo tipo di problemi. Il vostro specialista in ortodonzia vi saprà sicuramente indicare i migliori prodotti per l'igiene orale da utilizzare con i vostri bambini.

Nel caso in cui si verificassero dei gonfiori permanenti e duraturi, è opportuno contattare uno specialista in parodontologia, così da verificare l'eventuale presenza di disturbi della gengiva. Altri problemi potrebbero verificarsi con l'eruzione dei denti del giudizio, che spesso compaiono in tarda età (dai 18 ai 30 anni), e che possono essere causa di fastidi e malformazioni del sorriso, influenzando la posizione degli altri denti.

Dentizione nei Bambini: quali cibi preferire?

Come accennavamo in precedenza, uno dei sintomi più comuni della dentizione sono le gengive gonfie. In questa evenienza, il bambino potrebbe provare fastidio e dolore, in special modo durante la masticazione, o anche soltanto per lavare i denti, a causa del contatto con lo spazzolino. Nei casi peggiori, i bambini potrebbero addirittura rifiutarsi di mangiare per paura del dolore, e questo deve essere evitato.

L'alimentazione dei bambini, infatti, deve essere mantenuta sana e bilanciata anche durante il periodo della dentizione. I problemi nel mordere, però, rendono necessaria qualche piccola variazione nella dieta dei nostri piccoli.

In primo luogo, si può pensare di sostituire gli alimenti solidi con alimenti più morbidi: ci sono tanti cibi sfiziosi per bambini che potrete preparare in un battibaleno. Tra i cibi che non è necessario masticare, ad esempio, ci sono le minestre e le vellutate di verdura: in questi casi, i bambini potranno ingoiare il cibo con la lingua senza la necessità di usare i denti.

Per alleviare il dolore, invece, è consigliabile far mangiare ai bambini dei cibi freschi, come yogurt e gelato. Il freddo, infatti, agisce da anestetico e contribuisce a calmare temporaneamente il fastidio alle gengive durante uno stato di infiammazione.

In alternativa, se il dolore dovesse essere troppo forte, è possibile ricorrere a un approccio farmacologico, ad esempio somministrando ai bambini del paracetamolo. Tuttavia, è importante consultare il proprio pediatra di fiducia e non somministrare autonomamente farmaci ai più piccoli. Soprattutto nel caso in cui al dolore siano associati febbre e diarrea, è necessario eseguire dei controlli più approfonditi, in quanto potrebbe essere in corso un'infezione.