Educazione dei bambini bilingue

Il bilinguismo è un valore aggiunto per qualsiasi bambino, sia nel caso in cui sia figlio di genitori che parlano due lingue diverse, sia nel caso in cui faccia parte di una famiglia in cui tutti parlano la stessa lingua. Spesso, il bilinguismo incontra pregiudizi, falsi miti e incomprensioni che impediscono di crescere bambini più ricchi culturalmente. In questo articolo vi daremo alcuni consigli per insegnare ai vostri figli a essere bilingue.
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Bilinguismo dei bambini: un valore aggiunto
Secondo alcune statistiche, in Italia almeno 1 bambino su 5 è figlio di genitori bilingue e cresce parlando anche un'altra lingua. Una bella cosa davvero, che non va demonizzata, ma incoraggiata e che, con un po' di impegno, tutti i genitori, anche quelli che parlano la stessa lingua tra di loro, possono mettere in pratica.
Per sfatare uno dei più grandi pregiudizi legati al bilinguismo, il fatto di insegnare a un bambino un'altra lingua fin da quando è molto piccolo, non danneggia il suo sviluppo cognitivo, né gli crea problemi di relazione, anzi.
Un bambino che impara due o più lingue contemporaneamente fin da molto piccolo, sarà più elastico mentalmente, più empatico, socievole e aperto a nuove esperienze. Il fatto che un bambino impari a parlare un'altra lingua fin da piccolissimo, inoltre, gli garantisce di diventare un vero e proprio madrelingua, cosa che difficilmente accade quando si impara a parlare un'altra lingua quando si è più grandi.
Insomma, non è mai troppo presto per decidere di iniziare a proporre al proprio figlio una seconda lingua. L'importante è farlo nel modo giusto, rispettando i tempi di apprendimento del piccolo.
Imparare una seconda o terza lingua, diversa da quella del paese d'origine di uno o di entrambi i genitori, è una ricchezza che il bambino si porterà dietro per tutta la vita ed è anche una necessità per quelle famiglie che, magari, decidono di andare a vivere all'estero ma lasciano i parenti nel loro paese e vogliono che anche i loro figli possano mantenere un rapporto con i familiari.
Un altro mito da sfatare è quello che l'educazione di bambini bilingue sia difficile da mettere in pratica. Certo, ci vuole impegno come per qualunque cosa si voglia insegnare ai propri figli, ma è meno difficile di quanto si creda.

Educazione dei bambini bilingue: come insegnare ad un bambino a parlare due o più lingue contemporaneamente?
Come abbiamo detto, insegnare a un bambino a parlare due o più lingue contemporaneamente, sebbene possa apparire laborioso e si possa incontrare qualche intoppo lungo il percorso, non è poi così difficile.
Sarebbe meglio prendere questa decisione fin da quando il bambino è piccolissimo, così che l'apprendimento di una seconda lingua, per lui, risulti il più naturale possibile. Con una buona strategia, qualsiasi momento è buono per educare il proprio figlio a parlare più di una lingua.
Ma come si fa, in concreto, a mettere in pratica un'educazione bilingue nei confronti dei bambini? Ecco qualche consiglio, ispirato anche ai consigli di Rita Rosenbach, che gestisce un blog sul bilinguismo infantile:
- Pianificare l'insegnamento della seconda lingua: insegnare al proprio figlio una seconda lingua non è un'attività che va lasciata al caso o da fare seguendo l'impulso del momento. È importante decidere fin da subito degli obiettivi comuni che entrambi i genitori devono mettere in pratica e fino a che livello si vuole che il bambino arrivi nell'apprendimento di tale lingua;
- Creare una routine: i bambini, si sa, amano la routine e ne traggono sicurezza. Per questo, anche l'apprendimento di una seconda lingua dovrebbe entrare a far parte della loro routine. Ad esempio, uno dei due genitori potrebbe essere quello che si rivolge al bambino solo nella seconda lingua, oppure ci potrebbe essere un momento specifico della giornata dedicato all'apprendimento;
- Non sottovalutare il tempo di esposizione del bambino alla seconda lingua: per ottenere successo nel crescere un bambino bilingue, dovete tenere presente che dovrebbe essere esposto alla seconda lingua per almeno il 30% delle sue giornate;
- Servirsi di libri e altro materiale per l'insegnamento della lingua: anche se parlare al bambino nella seconda lingua è una cosa fondamentale, non è l'unica strategia da mettere in pratica se si vuole avere successo. Per i bambini più piccoli può essere utile l'ascolto di canzoncine nella seconda lingua oppure esistono tantissimi giochi in inglese per bambini molto educativi, mentre per i più grandicelli anche i libri sono un valido aiuto;
- Rispettare i suoi tempi: potrebbe accadere che il bambino conosca perfettamente la seconda lingua ma non abbia voglia di parlarla. Questo è quello che viene definito bilinguismo passivo e può avere diverse cause, tra cui l'insicurezza o la sensazione di tradire uno dei genitori parlando la lingua dell'altro. In caso il bambino abbia deciso di non parlare nella seconda lingua, bisogna continuare a esporlo ad essa senza però forzarlo nell'utilizzarla per comunicare. Quando sarà pronto, la parlerà senza alcun problema, state tranquilli.