Parti del fiore: come spiegare ai bambini quali sono e a cosa servono

I fiori sono elementi molto interessanti da esaminare e studiare, anche per i bambini: già nelle lezioni di scienze alla scuola primaria sarà insegnato loro il linguaggio tecnico con cui indicare le singole parti che compongono gli organi dei fiori, ma se volete andare alla scoperta della natura insieme ai vostri figli, ecco alcune indicazioni utili con cui imparare nomi e funzioni dei fiori.
Potete utilizzare libri illustrati, musica e giochi per rendere più divertente l'apprendimento, ma anche andare direttamente a cogliere dei fiori per esaminarne poi le parti. Ecco quindi tutto ciò che c'è da sapere sui fiori.
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L'importanza del fiore per la natura: le sue funzioni
Siamo abituati a considerare i fiori un ornamento estetico per la nostra casa o il nostro giardino, ma in realtà i fiori hanno una funzione in natura molto importante. Sono infatti l'organo attraverso il quale alcuni tipi di piante possono riprodursi, tramandando così la loro specie. Non è un caso quindi se i fiori sono colorati e vistosi perché, proprio per la loro funzione così vitale per la sopravvivenza della specie, è importante che siano ben visibili e che attraggano le api per l'impollinazione, che costituisce una fase essenziale del processo di riproduzione delle piante. Per questo i fiori sono caratterizzati dai colori sgargianti e dalle forme particolari che troviamo così ornamentali.
Da non dimenticare anche l'importanza del profumo dei fiori, che serve sempre per attirare gli insetti e tutti gli altri animali impollinatori, affinché la pianta abbia più possibilità di riprodursi. A differenza degli animali, infatti, le piante da fiore hanno bisogno di un aiuto esterno per riprodursi, perché per potersi incontrare le cellule maschili e le cellule femminili non possono spostarsi da sole.
Forse non sapete che la comparsa sulla Terra dei fiori risale a ben 125 milioni di anni fa, quando iniziò a svilupparsi questo sistema riproduttivo, e per questo le piante che presentano fiori più strutturati e composti di varie parti sono quelle più antiche, mentre i fiori più disadorni e con pochi elementi floreali sono quelli appartenenti a specie più giovani. Quindi, quando cogliete un fiore potete anche ammirare tutta la storia e l'evoluzione che porta con sé da milioni e milioni di anni.
Come si chiamano le parti del fiore: a ogni parte il suo scopo
Può essere davvero molto interessante scoprire tutte le parti di cui si compone un fiore, perché potrebbe sorprendervi la complessità che questo organo nasconde sotto la sua armonica bellezza. I bambini rimangono spesso affascinati dai fiori e per aiutarli a capire meglio ogni parte che li compone potete prenderne uno abbastanza grande e osservarlo mentre leggete i nomi e le funzioni delle varie parti. Staccate via via le parti che avete già preso in esame, in modo da poterle classificare senza confondere le une con le altre e lasciando libero il fiore di mostrarsi dall'esterno fino al suo centro. Un fiore comune e facile da trovare che potete usare a questo scopo è quello della rosa, che ha parti ben distinte ed è abbastanza grande per essere maneggiato senza troppe difficoltà.
Una volta raccolta la vostra rosa e rimosse le spine, potete osservarla e annusarla assieme ai vostri bambini, godendo appieno di tutte le sue caratteristiche. A questo punto osservate la sua parte più esterna: dal gambo verso il fiore, c'è una parte chiamata peduncolo, da cui dovreste vedere delle piccole foglioline verdi che si allargano. Queste foglioline si differenziano dalle altre per forma e consistenza, ma non somigliano nemmeno ai petali. Sono chiamate sepali, e servono a racchiudere il fiore quando è ancora un bocciolo. In questa fase i sepali chiusi formano il calice, ovvero un insieme di sepali che sostiene il bocciolo prima che il fiore sia maturo e pronto ad aprirsi.
Dopo i sepali, si incontrano subito i petali, sicuramente la parte più vistosa e famosa del fiore. Come sapete, possono assumere i colori e le sfumature più varie, non solo tra specie diverse, ma anche tra varietà della stessa specie. I petali non sono molto diversi dalle foglie, ma rispetto alla foglia hanno una funzione molto speciale, ovvero quella di attirare l'attenzione degli insetti che collaborano a completare il processo di impollinazione. Per questo i petali sono vellutati, colorati e profumati, tutte caratteristiche che li rendono più piacevoli non solo a noi ma anche agli insetti. Tutti i petali insieme formano quella che si chiama corolla, e che costituisce il secondo livello del fiore. Un'altra funzione dei petali è quella di proteggere gli elementi all'interno del fiore, ovvero gli stami. Gli stami corrispondono agli organi maschili del fiore, e sono filamenti che terminano con piccole sacche chiamate antere, che contengono il polline.
Andando ancora più al centro del fiore troviamo la parte femminile del fiore, i carpelli, che insieme formano il pistillo. Il pistillo è un filamento più lungo degli altri, alla cui base risiede una piccola sacca chiamata ovario, dove sono custoditi gli ovuli femminili e da dove si svilupperà poi il frutto e i semi; in cima al pistillo invece c'è lo stimma, che ha una consistenza viscosa e serve a ricevere il polline dagli insetti che lo trasportano.
Queste sono le varie parti di cui si compone un fiore: come avrete potuto notare, sono molte e hanno funzioni molto specifiche, ma è davvero interessante capire cosa si nasconde al loro interno. Per aiutare anche i più piccoli a scoprire la composizione e tutte le parti del fiore potete rendere più semplice l'apprendimento con delle schede didattiche, che potete facilmente trovare online, o utilizzare un'immagine da colorare o dei disegni per passare anche un momento divertente.
Come avviene l'impollinazione
Sapevate forse che non tutte le piante hanno i fiori: le piante con i fiori sono solo quelle più evolute, che nella scienza botanica vengono chiamate angiosperme. Queste piante producono dentro al fiore i granuli di polline, ovvero le cellule sessuali maschili, e gli ovuli, che corrispondono alle cellule sessuali femminili. In realtà il sistema di riproduzione delle piante è complesso e composto di varie fasi che ricordano il sistema riproduttivo degli animali. Vediamolo un po' più nel dettaglio!
Per prima cosa, l'incontro tra le cellule maschili e quelle femminili non avviene in maniera immediata, ma è un processo che ha bisogno dell'intervento di un corpo esterno, ovvero quello degli insetti impollinatori. Bisogna specificare che in realtà non sono solo gli insetti a impollinare le piante, ma in parte minore anche uccelli, vento e acqua collaborano a questo processo. Tuttavia, per la maggior parte la vita dei fiori è legata a quella degli insetti. Questi piccoli aiutanti volano nei campi e nei prati e vengono attratti da una sostanza prodotta dai fiori che si chiama nettare e che è ricca di zuccheri. Gli insetti quindi scelgono il loro fiore e mangiano il nettare, ma in questo momento la sostanza viscosa dello stimma fa in modo che attaccato al corpo dell'insetto rimanga un po' di polline.
In questo modo, quando l'insetto vola di fiore in fiore, lascia nei nuovi fiori un po' del polline che ha attaccato addosso e in questo modo avviene l'incontro tra le cellule maschili e quelle femminili e ha inizio il processo di riproduzione delle piante. Di solito questo processo interessa fiori diversi: infatti, anche se ogni fiore produce sia le cellule femminili che quelle maschili, è raro l'incontro tra cellule dello stesso fiore. È semplice a questo punto capire quanto siano importanti le funzioni del fiore, che non solo è custode delle cellule riproduttive, ma è anche responsabile di attirare a sé gli insetti con la sua struttura, colore e profumo.
Dal fiore al frutto
A questo punto potreste essere curiosi di sapere che cosa avviene dopo che il fiore è stato impollinato da un insetto o da uno degli altri agenti impollinatori. Abbiamo capito che il polline attaccato al corpo dell'insetto è adesso passato allo stimma, che come abbiamo visto è anche la parte in cima al pistillo. Da questa estremità, il polline scende lungo il sottile pistillo, fino a raggiungere la sacca alla base, ovvero l'ovario dove sono contenuti gli ovuli femminili. Qui avviene la fecondazione e l'ovario pian piano si ingrossa sempre di più.
A questo punto molte delle parti che componevano il fiore non servono più: l'impollinazione è già avvenuta e il fiore non ha più bisogno di attirare gli insetti, né di proteggere l'ovario che man mano diventerà sempre più grande e forte. Per questo i petali a un certo punto cadranno, e dall'ovario si formerà il frutto che conterrà i semi. Il fatto che il frutto derivi dal fiore, comporta anche che le sue caratteristiche dipendano dal tipo di fiore che lo ha generato, e per questo a ogni specie di fiore corrisponde un frutto diverso.
Una volta che i semi saranno maturi, cadranno a terra e il ciclo riproduttivo sarà concluso. Molte piante durante l'inverno si preoccupano di far nascere di nuovo una pianta dal seme sotto terra, in modo che poi a primavera sia pronta per far sbocciare il suo fiore, e che tutto possa ripetersi di nuovo.