Pregrafismo: che cos'è e perché è importante per i bambini

Arriva un momento, nella vita dei bambini, molto speciale: il momento in cui impareranno a leggere e scrivere.
Forse non sapete però che prima di quel momento, che di solito avviene durante la scuola primaria, ci sono una serie di situazioni che possono stimolare la stessa area del cervello e aiutare i più piccoli a sviluppare la coordinazione del corpo utile all'abilità della scrittura. Queste attività prendono il nome di pregrafismo e si configurano come esercizi didattici che si possono fare alla scuola dell'infanzia o a casa con i genitori, mirati a sviluppare la coordinazione occhio-mano, importantissima per molte attività della vita quotidiana così come per imparare a scrivere.
Se vi sembra un argomento complesso, non preoccupatevi: ecco in parole semplici di cosa si tratta e come potete aiutare i vostri figli in questo percorso; vi basta continuare la lettura!
Che cos'è il pregrafismo e perché è importante nella crescita del bambino
Molti bambini iniziano a essere curiosi di capire le scritte che vedono nel mondo che li circonda già molto prima del momento in cui verrà loro insegnato a riconoscere le lettere, alla scuola primaria. Infatti per la prima volta verso i due anni e mezzo, la curiosità di molti bambini viene attirata dalle lettere, perché sono elementi che non riescono a capire e quindi accendono la loro attenzione nel tentativo di spiegare il significato. Verso i quattro anni poi l'interesse si fa sempre più forte e non di rado sono i bambini stessi a chiedere ai genitori di insegnare loro il linguaggio scritto, per riuscire finalmente a risolvere quel dilemma che li circonda da mattina a sera. Per tutti questi casi, sono utili gli esercizi di pregrafismo, ovvero tutte quelle tecniche e attività che servono per educare la coordinazione della mano, del polso e delle dita del bambino, per aiutarlo in un secondo momento a imparare a scrivere.
Questo tipo di coordinazione è chiamata motricità fine ed è molto importante il suo sviluppo nei bambini già quando sono piccoli, perché sta alla base di molte attività quotidiane, non solo della scrittura. Avere un buon livello di motricità fine permetterà ai bambini di diventare indipendenti nei gesti della vita quotidiana, come sapersi allacciare le scarpe, e al tempo stesso li renderà abili a scuola ma anche nelle ore di svago: spalmare la marmellata su una fetta di pane, colorare un disegno o comporre un puzzle sono tutte attività connesse alla motricità fine. Ecco perché è così importante stimolarla, per rendere il bambino piccolo più indipendente e sicuro di sé in ogni contesto e occasione.
Per quanto riguarda l'apprendimento del bambino, inoltre, recenti studi hanno messo in relazione la motricità fine con l'abilità matematica: una delle spiegazioni possibili di questo collegamento è che se nella prima fase dell'infanzia i bambini rispondono agli stimoli esterni con dei movimenti involontari, in una seconda fase invece imparano sequenze di movimenti come risposte a problemi esterni. Meccanismo non dissimile da quello richiesto per la risoluzione dei problemi matematici.
Inoltre, è stato osservato come le stesse aree del cervello siano interessate nelle due situazioni, cosa che conferma ancora di più la correlazione tra motricità e capacità matematica. Anche per questo è importante dare peso sia alle capacità intellettuali dei bambini che a quelle fisiche e motorie, perché spesso non sono così lontane come siamo portati a pensare, ma anzi l'una influenza l'altra e viceversa.
Il pregrafismo nella scuola dell'infanzia
Durante la scuola dell'infanzia, o scuola materna, spesso sono proposti dagli insegnanti degli esercizi di prescrittura. Anche a casa, i genitori possono aiutare i bambini a imparare a sviluppare e controllare il movimento della mano con il supporto di semplici schede didattiche. Si tratta di stimolare il processo di apprendimento concentrandosi sulla creatività dei bambini, con giochi, disegni, esercizi che li portino a familiarizzare con i libri, la penna e tutto il materiale didattico che serve per imparare a scrivere, oltre a sviluppare la coordinazione tra occhio e mano. Esistono dei libri appositi con esercizi di pregrafismo già pronti, ma anche online potrete trovare facilmente delle schede da stampare in pochi minuti per avere materiale sempre nuovo che non annoierà i vostri figli.
Anche in classe gli insegnanti della scuola dell'infanzia potrebbero aiutare i bambini con delle schede di pregrafismo: queste schede consistono in diversi tipi di esercizi da completare. Si tratta di esercizi in cui è necessario unire dei puntini non troppo distanti tra loro con una matita o un pennarello, per ottenere linee o figure. In altri esercizi, invece, bisogna colorare dei disegni senza uscire dai bordi oppure tentare di riprodurre diverse forme o completare una storia con un disegno. Anche a casa potete stampare queste schede per migliorare le capacità dei vostri figli oppure potrete creare voi un disegno, anche semplice, da colorare o dei percorsi di puntini da unire per continuare a far allenare i bambini tra le mura domestiche.
Pregrafismo e metodo Montessori
Come abbiamo visto, i bambini iniziano il loro percorso di apprendimento delle lettere molto più presto di quanto spesso siamo portati a pensare: verso i due anni e mezzo iniziano a porsi domande la cui risposta arriverà dopo qualche tempo, quando impareranno a leggere e scrivere numeri e parole. Per aiutare i bambini in questa lunga strada, ci sono molti esercizi che si possono fare anche a seconda dell'età: se i bambini sono ancora molto piccoli, potete stimolare le loro capacità con attività più semplici, per esempio ritagliare le figure, incollarle, saper infilare un filo in una perlina e così via. Quando invece saranno più grandi potrete azzardare un po' di più e proporre loro delle schede in cui dovranno tracciare linee, collegare oggetti che appartengono a uno stesso tema, mettere in ordine di grandezza degli oggetti.
Tra tutti questi esercizi si distinguono quelli della famosa pedagogista, medico e scienziata Maria Montessori, che già all'inizio del secolo scorso aveva elaborato un metodo molto funzionale per sviluppare le competenze grafiche nei bambini, osservando il comportamento di grandi e piccoli. Uno di questi esercizi educativi, per esempio, consiste nel prendere una cassetta e riempirla di sabbia o di farina di mais: a questo punto proponete al bambino o alla bambina un foglio su cui avrete tracciato una trama, come una linea a zigzag o una linea ondulata. Suggerite ai piccoli di riprodurla con le dita nella sabbia e continuate poi con altre forme come cerchi, rettangoli o triangoli, fino a quando non avranno preso abbastanza confidenza da poter passare a proporre le prime lettere dell'alfabeto. Quando arriverete a questo punto, accompagnate il disegno con la lettura ad alta voce della lettera, così che i bambini colleghino il simbolo al suono.
Una cosa molto importante con i bambini è lasciare loro la libertà di sbagliare: la nostra cultura spesso ci impone di essere sempre perfetti e di fare tutto bene, ma per un bambino è importante poter sentire la libertà di fare delle prove, di poter sbagliare prima di fare bene un esercizio, di non sentirsi giudicato. Vi consigliamo quindi di non sgridare i bambini in questa fase, anche quando sbaglieranno, ma di invitarli a riprovare con coraggio e determinazione fino al raggiungimento dello scopo finale.
Come rendere il pregrafismo un'attività stimolante: alcuni esempi
Ciò che più può aiutare e stimolare i vostri bambini ad apprendere i diversi metodi di prescrittura, è catturare la loro attenzione giocando, in modo che l'esperienza didattica sia un momento di divertimento per loro. Per arrivare a questo risultato, potrete aiutarvi con diversi strumenti, come le schede didattiche che abbiamo visto, i colori, le immagini e tutto ciò che può rendere più divertente lo studio necessario per arrivare a scrivere lettere e numeri. Ecco alcune idee con cui far superare ai vostri figli le difficoltà con la scrittura in modo semplice e divertente: munitevi di un foglio di carta, matite, pennarelli, forbici dalla punta arrotondata e preparatevi a giocare!
- Per prima cosa utilizzate delle schede che aiutino il bambino a tracciare con matita o penna delle linee di diverso tipo, come le linee rette e curve. Inizialmente, partite insegnando solo le linee rette, poi quando il bambino saprà disegnarle con facilità passate a quelle curve, cercando di tracciare delle curve sempre più regolari. Solo alla fine mescolate le linee rette e quelle curve.
- Quindi passate alle figure geometriche: aver imparato a tracciare delle linee sarà d'aiuto ai bambini in questa fase, in cui riusciranno dopo qualche tentativo a disegnare sulla guida dei puntini, dei triangoli, dei rettangoli e poi figure più complesse come esagoni e trapezi.
- Quando i bambini avranno imparato a disegnare le forme geometriche, potranno iniziare a sbizzarrirsi con la fantasia e l'arte; per esempio potete invitarli a colorare e disegnare animali, personaggi dei loro cartoni animati preferiti, paesaggi in diverse stagioni dell'anno.
- A questo punto potete passare alle prime lettere dell'alfabeto: iniziate dalle lettere maiuscole, disegnando le vocali e poi invitando i bambini a riprodurle. Con un po' di tempo diventeranno sempre più bravi e potrete iniziare a unirle tra loro.
Adesso che conoscete il modo di stimolare la mente dei vostri bambini, divertitevi insieme a loro negli esercizi più fantasiosi!