Singhiozzo nei bambini: 5 modi per farlo passare

A chi non è mai capitato di avere il singhiozzo? Si tratta di un fenomeno davvero molto comune, che coinvolge soprattutto i bambini ancora prima della loro nascita e che diventa poi meno frequente con la crescita e l'età adulta.
Il singhiozzo è quella leggera contrazione che scuote tutto il corpo e produce il particolare suono "hic" che spesso può strappare una risata. Non sempre però il singhiozzo nei bambini è un fenomeno divertente e passeggero: vediamo quali sono le sue cause, i rimedi per farlo passare e quando invece è meglio rivolgersi a un dottore.
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Che cos'è il singhiozzo?
Potrebbe esservi capitato che vostro figlio abbia avuto il singhiozzo già dai primi mesi di vita: si manifesta come un sussulto del corpo accompagnato dal tipico suono “hic” che esce dalla bocca. Se siete abituati a vedere vostro figlio in preda a queste piccole scosse, forse potreste non sapere che è molto comune anche che già durante la gravidanza il bambino abbia il singhiozzo.
A partire dal terzo mese di vita del feto, infatti, si può verificare questo fenomeno, che però non sempre è visibile dall'esterno: la mamma può percepirlo e un attento osservatore potrebbe anche notare le piccole scosse che dalla placenta si diffondono nel pancione della mamma. Tuttavia più spesso le piccole scosse sono davvero impercettibili, soprattutto quando si tratta dei primi mesi di gravidanza. Dopo la nascita invece, il singhiozzo nei bambini piccoli può essere frequente e a volte diventa molto fastidioso, soprattutto se si manifesta durante il sonno o dopo che avrete fatto mangiare il bimbo, perché gli sbalzi del corpo portano a effetti indesiderati come il rigurgito del latte.
A livello fisiologico il singhiozzo è un disturbo piuttosto complesso che coinvolge tante parti del corpo: consiste infatti in una contrazione del diaframma, che è causata dalla stimolazione di due nervi, ovvero quello chiamato nervo frenico e quello chiamato nervo vago. A questa stimolazione segue un'altra contrazione involontaria, che coinvolge in questo caso la glottide e le corde vocali: ed è proprio la chiusura delle corde vocali che produce il tipico suono “hic” del singhiozzo.
Per capire meglio come funziona il singhiozzo bisogna specificare che il diaframma è un muscolo che separa il torace dall'addome; questo muscolo si distende durante l'espirazione e si contrae nella fase di inspirazione. Quando si contrae il muscolo diventa piatto e in questo modo permette l'entrata dell'aria attraverso la glottide, che è come una valvola che si apre e si chiude, e la fa scendere fino ai polmoni. Con il singhiozzo quindi tutto il meccanismo respiratorio viene alterato per qualche minuto, fino a quando non si riesce a farlo passare.
Singhiozzo nei bambini: perché viene
Abbiamo visto che il singhiozzo è un riflesso involontario, come un colpo di tosse o uno starnuto, ma a differenza di questi fenomeni non è ben chiaro quale siano funzione e benefici del singhiozzo. Essendo più frequente nei bambini, si pensa che uno dei motivi potrebbe essere quello di espellere l'aria in eccesso che spesso si forma nello stomaco. Infatti spesso si manifesta dopo che avrete fatto bere o mangiare il neonato.
Di frequente accade che i bambini così piccoli ingurgitino troppo velocemente il latte o l'acqua e questo fa ingerire loro anche l'aria, che poi il singhiozzo aiuta a rimuovere dalla pancia. Piano piano però, con il passare degli anni, il singhiozzo si riduce in termini di frequenza, sebbene anche negli adulti di tutte le età può manifestarsi.
Le cause del singhiozzo possono essere molteplici e alcune riguardano in particolare i bambini mentre altre gli adulti. In genere poi i sintomi passano dopo qualche minuto, ma è sempre utile evitare gli atteggiamenti che provocano questo fastidio e prevenire il singhiozzo, perché non sempre poi è semplice interromperlo a comando.
- Per prima cosa, come abbiamo visto, una delle maggiori cause del singhiozzo è mangiare troppo velocemente. Nei bambini questo avviene molto spesso, anche perché mangiano più volte nell'arco di una giornata rispetto agli adulti. Per questo è bene educarli subito alla giusta alimentazione. È bene iniziare quando sono ancora piccoli, insegnando loro a mangiare con calma, masticando bene prima della deglutizione in modo che non ingeriscano pezzi di cibo troppo grandi. Anche da adulti è sempre bene ricordare di mangiare con tranquillità, perché spesso nella fretta della routine quotidiana si può dimenticare l'importanza di prendersi cura di se stessi e di rispettare le abitudini salutari.
- Un'altra causa del singhiozzo è rappresentata dalle bevande gasate, sia negli adulti che nei bambini, a causa delle bollicine che fanno entrare più aria nello stomaco.
- Il singhiozzo può anche essere causato da bevande troppo calde o troppo fredde, che con la loro temperatura sollecitano il diaframma.
- Anche lo stress può causare il singhiozzo, perché modifica il ritmo della respirazione, facendo ingerire più aria del normale. Nei bambini un episodio di pianto può scatenarlo proprio per questo motivo.
- Tra le cause che meritano di essere sottoposte all'attenzione di un medico, c'è anche il reflusso gastroesofageo, ovvero la risalita del contenuto dello stomaco lungo l'esofago, con associata sensazione di bruciore. Nel caso che i vostri bambini lamentino sintomi simili rivolgetevi sempre a un pediatra per capire come affrontare al meglio la situazione.
Singhiozzo nei bambini: 5 modi per farlo passare
Negli anni per far passare il singhiozzo sono stati studiati tantissimi rimedi, alcuni tramandati di generazione in generazione, dai genitori, ai figli e poi ai nipoti; altre sono più originali e nuove, ma per quanto possano essere soluzioni fantasiose e quasi divertenti come giochi, non hanno alcuna attendibilità scientifica.
Se invece la durata del singhiozzo diventa eccessiva, ci sono alcuni rimedi che potete provare:
- Un rimedio che fa parte della tradizione e che è molto simpatico è quello di cercare di far spaventare la persona che ne soffre. Non c'è nessuna attendibilità scientifica, ma a volte basta cambiare per un attimo la respirazione e il singhiozzo a quel punto passa da solo.
- Forse anche a voi è successo che durante un singhiozzo particolarmente persistente, la nonna o il nonno somministrassero un cucchiaino di zucchero e limone. Tipico rimedio dei nonni nei casi di singhiozzo, probabilmente non sarà il migliore, ma è anche un gesto di affetto che fa bene al rapporto della famiglia e una tradizione che è piacevole tramandare. Ricordate poi che il singhiozzo è anche legato all'aspetto emotivo, quindi creare una situazione di rilassamento può davvero aiutare.
- Un altro sistema spesso consigliato è quello di far ingerire velocemente dieci piccoli sorsi di acqua, senza fare pause e senza respirare. In questo modo la concentrazione e il respiro della persona si focalizzano su un obiettivo e questo può aiutare.
- Potete provare anche a trattenere il respiro più che potete, facendo aumentare nei polmoni la percentuale di anidride carbonica. Questo potrebbe aiutare a far rilassare il diaframma e i nervi ad esso collegati, e il singhiozzo potrebbe a quel punto fermarsi.
- Alcuni consigliano invece di premere leggermente con le dita le palpebre degli occhi, per far rallentare il ritmo del cuore, che agisce sul nervo frenico.
- Tra i migliori rimedi per il singhiozzo, quello più efficace rimane comunque il cercare di far distrarre e rilassare la persona che si trova nel disagio di avere il singhiozzo, in modo che possa rallentare il respiro, regolarizzarlo, e di conseguenza interrompere l'irritazione del diaframma e del nervo frenico.
Cosa fare se il singhiozzo non passa
Il singhiozzo non è una malattia, né un problema di salute che può provocare dei danni: tuttavia ci sono alcune situazioni in cui un singhiozzo molto forte, con una frequenza ripetuta spesso nel tempo, dovrebbe far attivare una serie di controlli fisici. Raramente può anche capitare che il singhiozzo non duri qualche decina di minuti, ma ore intere, senza che nessun rimedio riesca a farlo passare. In questo caso è bene rivolgersi subito a un medico per verificare che non ci sia nulla di cui preoccuparsi.
In generale comunque il consiglio è quello di osservare bene le manifestazioni del singhiozzo nei bambini così come negli adulti e cercare di capire se possono essere collegate a una rapida ingestione di un pasto, a un respiro un po' troppo profondo o a una situazione di forte stress.
Se però non fosse così e il singhiozzo risultasse ancora persistente, consultate il vostro medico di fiducia. Abbiamo visto prima come spesso infatti si associ al reflusso gastroesofageo, ovvero alla risalita di ciò che sta nello stomaco su per l'esofago. Questo disturbo solitamente produce anche una sensazione di bruciore. Naturalmente queste sono situazioni limite ed è comunque sempre consigliato un parere di un medico competente.