Sport individuali per bambini
Praticare sport in età infantile può aiutare i bambini a sviluppare il proprio corpo e la propria muscolatura in modo armonico e a prendere coscienza delle proprie capacità e doti personali.
Soprattutto gli sport individuali, possono aiutare il bambino timido e introverso ad aprirsi e a mettersi alla prova, liberandolo dal peso del giudizio dei compagni e facendogli aumentare la fiducia in sé stesso. Allo stesso modo un bambino estroverso e ribelle può trovare nello sport individuale delle regole da seguire e un modo per incanalare positivamente la sua energia inesauribile.
Stando alle più recenti rilevazioni statistiche, i figli degli italiani amano giocare e praticare sport, in gruppo o da soli, con una buona frequenza: in base ai dati Istat del biennio 2013/2015, è stato stimato che, in media, tra i 6 e 10 anni più di un bambino su due pratica almeno uno sport (57%), mentre nella fascia d'età dagli 11 ai 14 anni d'età sono due su tre (67%) a praticare almeno uno sport come attività extrascolastica.
Questo perché da tempo la medicina pediatrica e le associazioni internazionali che tutelano l'infanzia, come l'Unicef, hanno riconosciuto e sottolineato l'importanza dello sport per la crescita dei bambini, non solo per il loro sviluppo fisico e la loro salute, ma anche per quello mentale ed emotivo.
Praticare sport fin da piccoli, aiuta infatti a rafforzare l'apparato osseo nel suo processo di sviluppo, nonché a irrobustire tendini e muscoli, abituandoli a compiere i movimenti più vari. Tutto ciò in rapporto costante con lo sviluppo delle capacità fisiche di forza, resistenza, reattività, e contribuendo a migliorare altre doti, come il senso dell'equilibrio, la capacità di concentrazione e la precisione.
Allo stesso tempo, attraverso la pratica sportiva e le varie discipline ad esse connessa, i bambini fanno loro un prezioso bagaglio motorio che potranno sviluppare nel corso della crescita, in base alle loro capacità motorie e possibilità personali.
Anche dal punto di vista mentale, psicologico ed emotivo, lo sport, e soprattutto gli sport individuali, rappresentano un ottimo strumento per permettere al bambino di prendere coscienza della sua fisicità, delle caratteristiche del proprio corpo e delle possibilità di espressione nello spazio, garantite dalle sue capacità motorie.
Se poi avete il timore che lo sport possa sottrarre del prezioso tempo che i vostri figli dovrebbero dedicare allo studio o alla famiglia, genitori state tranquilli! Proporre ai vostri bambini in fase di crescita di praticare uno o più sport, non potrà altro che giovare al loro fisico e al loro stato di benessere generale, rendendoli anche molto più vispi e attivi a scuola.
Lo sport, infatti, stimola il cervello anche dal punto di vista cognitivo, favorendo l'apprendimento attraverso lo sviluppo della capacità di concentrazione e ragionamento, e rappresenta un ottimo strumento educativo, per insegnare loro a essere più ubbidienti ed educati anche a casa, imparando il valore del rispetto degli altri, genitori e adulti, fratelli, compagni o avversari che siano, nonché dell'ambiente e della società che li circonda, anche nel caso di una competizione o di una gara importante.
Lo sport, la vita all'aria aperta e l'attività sportiva insegneranno anche a prendersi come responsabilità la cura del loro corpo e della loro forma fisica, rendendoli più robusti e reattivi nei confronti delle malattie.
La scelta dello sport
L'offerta che avete a disposizione per introdurre i vostri piccoli nel mondo dello sport, è davvero ricca e variegata, e in genere in ogni città ci sono corsi, piscine, palestre, campi sportivi e simili che daranno loro la possibilità di allenarsi in varie discipline.
Se siete indecisi su che sport fargli praticare, potete intanto orientarvi sulle sue preferenze, che potranno essere influenzate dall'istinto, dalla curiosità, dall'emotività, dalla presenza di eventuali amici o dall'interesse personale. Se la scelta del vostro piccolo atleta sarà guidata dalla sua volontà, ci saranno più possibilità che lo pratichi volentieri e che non decida di mollare gli allenamenti dopo poche lezioni, anche se voi magari avete già pagato l'iscrizione per un anno intero.
Dato che i bambini a questa età hanno il desiderio di conoscere, provare e sperimentare, preparatevi all'idea che non è detto che una volta iniziato uno sport continueranno a praticarlo assiduamente. Anche se è importante insegnar loro l'importanza di rispettare gli impegni presi, se notate un rifiuto da parte dei vostri figli non dovete forzarli a continuare.
La scelta migliore è provare a parlare con loro, per capire perché uno sport non interessa più, per verificare che non si siano verificati eventuali episodi spiacevoli, fosse anche solo un bisticcio con un compagno o con un istruttore e, nel caso non si possa trovare una soluzione per fargli cambiare idea, aiutarli a scegliere qualcos'altro.
Una buona soluzione per fare la scelta giusta, è fargli provare diversi tipi di sport, di squadra, individuali, all'aperto, in palestra, che necessitano forza, destrezza o precisione, in modo da capire insieme a loro quale approccio preferiscono: potete anche accompagnare i vostri figli ai vari incontri di prova, in genere gratuiti, che vengono proposti alle scuole o pubblicati sul web, proprio per avvicinare i bambini allo sport, o fargli provare almeno un paio di lezioni di ciascun corso o sport, in modo che abbiano la possibilità di non fermarsi alla prima impressione e capire se gli piace veramente o meno.
In questo modo, oltre a fargli toccare con mano la differenza tra le varie discipline, anche voi potrete rendervi conto di come sono organizzati e gestiti tali corsi, conoscere l'istruttore e l'allenatore che interagirà con vostro figlio, vedere i suoi compagni e familiarizzare con i suoi genitori, per essere più partecipi anche di questo aspetto, sportivo, della sua vita.
Iniziamo dagli sport individuali
Nella scelta basilare, ossia se conviene proporre uno sport di squadra o individuale per il vostro bambino, anche in questo caso la scelta dipende dal singolo individuo, perché da entrambe queste tipologie di sport potrà trarre dei benefici.
Non si può dire a priori che una delle due tipologie di sport sia migliore dell'altra, perché anzi possono risultare complementari e riuscire a soddisfare, in modi diversi e magari in tempi diversi, tutte le esigenze e le aspettative dei vostri figli.
Partendo dagli sport individuali, essi si adattano sia al bambino impacciato e introverso, che fa fatica ad esprimere le sue emozioni, sia a quello vivace e estroverso. Il confronto e il giudizio degli altri bambini, può infatti mettere in difficoltà un bimbo molto timido e introverso, ostacolandolo nell'esprimere tutto il suo potenziale in uno sport di squadra. Al contrario, uno sport individuale, può dargli la possibilità di apprendere ai suoi ritmi, per migliorarsi continuamente partendo dai suoi errori e acquisire via via, con impegno e determinazione, sempre più fiducia e padronanza della propria capacità motoria.
Allo stesso tempo, un carattere vivace e talvolta aggressivo, può essere spesso placato dal doversi cimentare nella pratica di uno sport individuale, magari uno che richieda una certa dose di concentrazione e precisione. Proponendogli uno sport di tipo individuale, in cui ci sono delle regole e delle tempistiche precise da rispettare, potrete frenare l'impeto dei vostri figli ribelli, che impareranno ad incanalare in maniera positiva le loro energie in eccesso, non solo nello sport, ma gradualmente anche a scuola e a casa, con un miglioramento sensibile per la formazione del loro carattere.
Una ricca varietà di discipline
Tra gli sport individuali adatti per il vostro bambino, avete a disposizione un'ampia scelta: potete optare per degli sport che prevedano degli esercizi a corpo libero, calibrati in base all'età e adatti quindi anche per i bambini più piccoli, anche di 3 anni, per aiutare lo sviluppo armonico del loro organismo: si pensi alla ginnastica, al nuoto, alla ginnastica ritmica e artistica, alla danza, all'atletica, alle varie arti marziali.
In alternativa ci sono molti atri sport individuali indicati per sviluppare altre doti e caratteristiche dei vostri figli, come equilibrio, destrezza, precisione, riflessi e velocità, per esempio il pattinaggio, il tiro con l'arco, il tennis, la scherma o l'equitazione.
La ginnastica
La ginnastica è uno dei primi sport che potete far provare ai vostri bambini, dato che, soprattutto nell'età infantile, serve ad aiutarli a prendere coscienza del proprio corpo, dei movimenti che è in grado di fare nello spazio e di come cambia nel corso del tempo.
Praticata anche a scuola come educazione fisica, potete scegliere di fargli praticare la ginnastica in corsi extrascolastici, per dargli la possibilità di esprimersi e agire in un ambiente diverso da quello scolastico, dove le cose si fanno per obbligo e non per scelta.
Nel caso in cui i vostri figli soffrissero di alcuni disturbi nella postura, in accordo con il pediatra e il fisioterapista, potete anche iscriverli a dei corsi di ginnastica più specifici, per esempio di ginnastica posturale, dove gli insegnino la corretta posizione della schiena, degli arti inferiori e degli arti superiori mentre si sta seduti, si cammina e mentre si corre, affinché non si portino dietro dei problemi alla colonna o alla cervicale, che da grandi potrebbero causare non pochi disturbi.
Il nuoto
Il nuoto, anch'esso indicato a tutte le età, è una pratica sportiva utile e fondamentale: intanto perché è importante che i vostri bambini imparino fin da piccoli a nuotare, perché è una di quelle cose che poi non si dimenticano ed è molto meglio averlo imparato da piccoli piuttosto che trovarsi in imbarazzo o in difficoltà da adulti. Inoltre perché il nuoto permette un armonico sviluppo di tutti i muscoli, aiuta la coordinazione e risulta un buon allenamento per il sistema cardio-circolatorio e per la respirazione.
Se una volta imparato a nuotare, i vostri bimbi dovessero stancarsi di andare in piscina, la cosa si può evolvere, introducendoli alla sfera agonistica e al mondo delle gare o, ancora meglio, agli sport di squadra legati al nuoto, come la pallanuoto o il nuoto sincronizzato. Per passare a questo nuovo obiettivo, è importante che abbiano acquisito una certa forza e una particolare destrezza nel muoversi sott'acqua e sul pelo dell'acqua, per cui in genere si consiglia di aspettare l'adolescenza.
Ginnastica artistica e ginnastica ritmica
Si tratta di due branche della ginnastica che possono essere praticate sia dai maschi che dalle femmine, con corsi calibrati in base all'età, spesso a partire dai tre anni. Entrambe queste discipline richiedono grande forza, velocità, precisione e concentrazione. Per i bambini in età di sviluppo rappresentano uno sport completo, che allena tutti i muscoli, rinforza le ossa e le articolazioni e aiuta nello sviluppo armonico del corpo. Educano inoltre alla precisione e al controllo del proprio corpo, permettendo ai vostri figli, con il tempo, di diventare padroni di ogni movimento.
Per tutti questi motivi, sono spesso consigliate come pratiche sportive propedeutiche, per sciogliere, allungare e allenare muscoli e articolazioni, e come preparazione atletica di base, per chi in futuro intende intraprendere altri tipi di sport, di squadra, come il calcio o il basket, o individuali come l'atletica leggera.
La danza
Un tempo regno esclusivo delle bambine, oggi la danza viene sempre più scelta anche dai bambini. Anche questa disciplina contribuisce allo sviluppo armonico del corpo e educa alla pulizia e all'ordine del movimento nello spazio, nonché alla coordinazione, all'equilibrio e allo sviluppo di un certo senso del ritmo e della musica.
Anche se prima di iscrivere i vostri figli a un corso di danza sarebbe meglio iniziare da uno di ginnastica, la danza può essere praticata a partire dai 5-6 anni, anche come disciplina propedeutica per poi intraprendere altri sport più impegnativi.
L'atletica leggera
Si tratta di uno sport completo e complesso, costituito da tante specialità come la corsa, il salto in alto, il salto in lungo, il lancio del peso e così via. Prima di orientare i vostri figli verso una particolare specialità, scelta che può essere fatta una volta adolescenti e magari motivati a proseguire tale sport a livello agonistico, potete iscriverli ai corsi di atletica per bambini, affinché possano giovarsi dei programmi di allenamento studiati per la loro età.
Partendo da esercizi dedicati alle basi del movimento, della corretta respirazione e della corretta alimentazione per chi fa sport, passando ad esercizi mirati per lo sviluppo di forza, velocità, coordinazione, resistenza, i vostri figli potranno immagazzinare nella loro mente e nei loro muscoli un ricco bagaglio motorio, che li renderà più robusti e attivi e preparati per affrontare poi altri sport o dedicarsi ad una particolare specialità.
Praticata con costanza, durante tutto il periodo della crescita, l'atletica leggera potrà passare da essere uno sport a una scuola di vita, che educherà i vostri ragazzi alla pratica di una vita sana, regalando non solo dei buoni risultati sportivi, ma anche un ottimo benessere psico-fisico.
Le arti marziali
Anche le arti marziali sono uno sport che prevede varie specializzazioni: in genere frutto di culture straniere e millenarie, le pratiche più in voga tra i bambini sono il karate e il judo, anche se attualmente si stanno facendo strada altre discipline come il wing tsun e la lotta. Tutte queste discipline, oltre a insegnare ai bambini il rispetto per le culture e le tradizioni diverse, li possono aiutare a sviluppare muscoli e articolazioni, nonché ad imparare movimenti e posture corrette, da adottare anche nella vita quotidiana. Possono servire ai bambini timidi e introversi ad acquisire fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità e nella loro forza, nonché a quelli più ribelli ed aggressivi, a controllarsi e a incanalare la propria aggressività in maniera positiva, nella ricerca dell'auto-miglioramento e nel rispetto del prossimo.
Gli sport simmetrici
Per sport simmetrici si intendono quelli vengono svolti con un solo arto o prediligendo lo sviluppo e l'utilizzo di una sola parte del corpo, come il tennis, la scherma, il tiro con l'arco, il ciclismo e il canottaggio. Tutte queste discipline possono essere praticate con successo dai vostri figli, magari a partire dagli 8 anni, per aiutarli a sviluppare destrezza, precisione e, in certi casi, anche un po' di tattica e strategia.
Per evitare tuttavia uno sviluppo disarmonico del corpo e della muscolatura dei vostri bambini, è bene che verifichiate che in fase di allenamento si provveda ad allenare anche gli altri muscoli e in alcuni casi si consiglia di integrarli con un altro sport più completo, magari uno sport di squadra e che comprenda dei movimenti più vari e non ripetitivi.
Il pattinaggio e l'equitazione
Tra gli sport individuali che possono piacere ai vostri bambini, ci sono anche il pattinaggio e l'equitazione, che però richiedono condizioni ambientali o economiche particolari per poter essere svolti assiduamente. Nel caso del pattinaggio, come anche dello sci, a parte l'attrezzatura specifica, dovete tenere conto che non in tutte le città è presente una pista di pattinaggio: se avete questa fortuna, si tratta di uno sport simile alla ginnastica artistica, che aiuta a sviluppare il corpo, il senso del ritmo e la coordinazione.
Per quanto riguarda l'equitazione, vale lo stesso discorso di avere a disposizione un ippodromo o un centro specializzato che faccia corsi per bambini, o, alternativa più costosa, di avere un proprio cavallo con cui far allenare i vostri piccini nelle apposite piste. Nel caso abbiate questa possibilità, si tratta di un'attività fisica bella e soddisfacente per i bambini, che oltre a imparare la coordinazione, impareranno fin da piccoli il rispetto e l'amore verso la natura e gli animali.
Dal gioco allo sport
L'attività sportiva, nei primi anni dello sviluppo, quindi dai 3 anni in su, deve essere proposta al bambino senza obblighi o troppe aspettative, perché per lui deve rappresentare sostanzialmente un gioco, un momento di divertimento, un'attività ludica da svolgere magari all'aperto o in ambienti definiti, diversi dalla propria casa e dalla scuola.
Attenzione a non lasciarsi prendere la mano dalla propria passione per il fitness! La scelta dello sport migliore per vostro figlio dovrebbe essere guidata non dalla voglia di trasformarlo in un piccolo campione, ma da altri propositi.
In primis, proporgli un'attività divertente, che lo aiuti a conoscere sé stesso, a crescere in maniera corretta ed equilibrata, a farsi nuovi amici, ad imparare il perché dell'esistenza delle regole e l'importanza di rispettarle, e a comprendere i propri limiti e le proprie potenzialità.
L'agonismo, componente fondamentale dello sport, non solo di squadra ma soprattutto individuale, è un aspetto che può venire in un secondo momento, alle soglie dell'adolescenza, a patto che vostro figlio sia disposto a continuare a praticare e a migliorarsi nella stessa pratica sportiva e a competere per raggiungere determinati traguardi. Non tutti i bambini desiderano scegliere uno sport per diventare degli atleti professionisti, quindi prima di comprare i biglietti per accompagnarlo ai prossimi giochi olimpici vi conviene aspettare!
Il vostro compito sarà invece fornirgli gli strumenti tecnici necessari per competere, aiutarlo a non mancare agli allenamenti e accompagnarlo alle gare o alle trasferte, che possono diventare dei momenti speciali della vostra vita familiare.
Lo sport vissuto come un'imposizione o come uno strumento per guadagnarsi il favore dell'adulto, non potrà avere lo stesso effetto positivo sulla psiche e sulla personalità del bambino, di quando questa scelta viene fatta liberamente, concedendosi magari il lusso di cambiare idea o di provare più sport assieme, per capire quale sia più divertente e quale si adatti meglio alle proprie caratteristiche e necessità.
Bisogna rinunciare agli sport di squadra?
Fino a poco tempo fa, i pediatri e gli esperti della psicologia infantile, sostenevano che per i bambini timidi, introversi e un po' impacciati, gli sport di squadra non potessero rappresentare la scelta più indicata. In sport come il calcio, la pallavolo o la pallanuoto, in cui si è esposti al giudizio di tutti e uno sbaglio può pesare su tutta la squadra, questa tipologia di bambini potrebbe avvertire una pressione troppo intensa e non affrontare volentieri gli allenamenti e le partite più importanti.
Tuttavia, non si può sottovalutare che, soprattutto per i bambini introversi, che fanno fatica a fare amicizia anche a scuola e che magari, essendo figli unici, anche a casa non sono abituati a confrontarsi con altri bambini ma solo con gli adulti, uno sport di squadra può essere un'importante occasione di socializzazione.
Come in ogni aspetto della vita, il segreto è l'atteggiamento con cui viene affrontata una cosa: dovete insegnare ai vostri figli ad affrontare le sfide e le difficoltà con il sorriso e che il confronto con gli altri, più abili o meno abili di loro, può essere solo un arricchimento e un'occasione per migliorarsi. Oltre a insegnargli queste cose a casa, è importante che vi assicuriate che la medesima filosofia sia abbracciata anche dagli allenatori e nell'ambiente dove i vostri figli faranno sport, che non deve essere troppo carico di spirito agonistico, soprattutto per i corsi dedicati ai bambini fino ai 10-12 anni.
Per soddisfare tutte le sue necessità fisiche ed emotive, non è detto quindi che la soluzione migliore non possa essere quella di far praticare a vostro figlio due sport in contemporanea: uno sport individuale, che lo aiuti a migliorarsi e a mettersi alla prova, affrontando una sfida che con la crescita sarà più con sé stesso che con gli altri, e uno sport di squadra, che gli dia l'occasione di divertirsi, confrontarsi con gli altri, imparare il valore della collaborazione e il rispetto per le caratteristiche di ognuno, sia un compagno o un avversario. E la vittoria condivisa sarà ancor più dolce e festosa di quella solitaria.