Stretching per bambini: fa bene?

Lo stretching è una ginnastica composta da diversi esercizi che mirano a stirare e rilassare i muscoli. Un'attività che si svolge spesso per allungare i muscoli e prepararli all'esercizio fisico che verrà svolto successivamente. I bambini hanno muscoli molto più elastici di quelli degli adulti, perciò, spesso, viene da chiedersi se è necessario, consigliabile e sicuro proporre gli esercizi di stretching ai più piccoli. Scopriamo se, e perché, lo stretching può essere utile ai bambini e quali sono i metodi migliori per praticarlo in sicurezza, ricordando sempre che è meglio essere seguiti da un professionista durante l'apprendimento di nuovi movimenti.
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I bambini possono fare stretching?
La parola stretching è un termine di origine inglese che significa allungamento. Da tempo ormai è diventata una ginnastica molto diffusa anche nel nostro paese e spesso si pratica anche prima di iniziare con altre discipline e sport, per scaldare i muscoli e dopo l'allenamento per allungare le fasce muscolari. Infatti gli esercizi di stretching vengono impiegati nella pratica sportiva per migliorare l'elasticità dei muscoli e dei tendini e la mobilità delle articolazioni. Tra i suoi benefici ci sono, infatti:
- miglioramento delle prestazioni sportive;
- diminuzione del rischio di infortuni durante la pratica di altre attività;
- diminuzione del dolore muscolare che si avverte alla fine dell'allenamento;
- miglioramento del tono muscolare.
I bambini hanno muscoli e articolazioni naturalmente più tonici, elastici e mobili, per questo, ci si chiede spesso se lo stretching gli possa davvero essere utile e, soprattutto, se possa risultargli dannoso.
Secondo i pediatri e i medici sportivi, praticare stretching non è dannoso per i bambini, a patto che si prendano alcuni accorgimenti. Specialmente per quanto riguarda i bimbi che hanno meno di 6 anni, quando hanno meno consapevolezza del proprio corpo.
Intorno ai 5/6 anni, infatti, né il corpo, né la mente del bambino sono ancora pienamente maturi ed è più difficile riuscire a coordinare i movimenti. Dal momento che gli esercizi di stretching hanno lo scopo di allungare i muscoli, praticare le stesse attività degli adulti potrebbe risultare dannoso. Esistono però degli esercizi appositi per bambini così piccoli, ma è sempre meglio affidarsi alla guida di professionisti in un'età così precoce, in modo da essere sicuri che gli esercizi vengano svolti nel modo corretto.
In questa fascia di età, quindi, lo stretching, se praticato, deve comprendere esercizi molto blandi, ancor meglio se proposti sotto forma di gioco.
Dagli 8/9 anni, invece, i bambini possono iniziare a praticare degli esercizi più specifici e mirati a preservare la loro naturale flessibilità. Se i movimenti vengono praticati anche in maniera blanda ma fin da piccoli, con il tempo poi sarà più facile mantenere la flessibilità naturale del corpo, mentre cominciare in età avanzata è sempre più difficile perché pian piano i muscoli e i legamenti tendono a diventare più rigidi.
Gli esercizi per migliorare la flessibilità non dovrebbero essere proposti prima dei 12/14 anni perché la difficoltà di coordinamento nell'esecuzione è più alta e gli esercizi, se eseguiti in modo scorretto, possono procurare anche dolori muscolari.
Stretching attivo o passivo. Quale è meglio per i bambini?
Quindi sì allo stretching per i bambini, ma con le dovute cautele. Lo stretching infatti non è uno sport ma una ginnastica, un allenamento che mira a migliorare la salute del corpo e il benessere delle persone, senza l'elemento dell'agonismo.
Per i bambini più piccoli, o per insegnare ai più grandicelli qualche movimento più complesso, possono essere utili gli esercizi di stretching passivo.
Lo stretching passivo è chiamato così perché si pratica con l'aiuto di un'altra persona o con quello di un attrezzo specifico come può essere un elastico.
Questo tipo di attività è utile ai bambini, non solo perché permette di introdurli con dolcezza al mondo dell'attività fisica, ma anche perché aiuta ad instaurare una connessione e un rapporto di fiducia con chi li sta aiutando.
Lo stretching attivo comprende invece gli esercizi praticati per conto proprio, senza nessun aiuto. Questo tipo di stretching non è sconsigliato ai bambini, purché preveda esercizi semplici, proposti sotto forma di gioco. Per imparare queste tecniche di allungamento è sempre meglio rivolgersi a dei professionisti: a scuola ci penseranno gli insegnanti, altrimenti è sempre consigliabile l'aiuto di un insegnante qualificato all'interno di una palestra piuttosto che l'improvvisazione a casa. Esistono molti corsi di fitness o di yoga in cui, grazie a una sequenza di posizioni, è possibile migliorare la postura dei ragazzi, con grandi benefici per la prevenzione di problemi alla schiena come la scoliosi, che incide sulla colonna vertebrale, o la cifosi, che incide anche sulla postura delle spalle.
Esercizi di stretching passivo per bambini
Tra gli esercizi di stretching passivo più semplici da proporre ai bambini ce ne sono un paio che possono essere praticati a gruppi di 2 o 3 persone:
- il primo esercizio è molto facile e si pratica in 2. Ci si siede uno di fronte all'altro, con le gambe distese e divaricate e le proprie piante dei piedi appoggiate contro quelle del compagno. Lentamente, ci si protende in avanti e si cerca di prendersi per mano. In questo modo si procede con l'allungamento del muscolo della zona inguinale e della coscia, aiutandosi a vicenda a distendersi bene. È sempre importante utilizzare grande delicatezza, sia nello spingere ma soprattutto nel tirare, per evitare strappi e infortuni. Una variante di questo esercizio prevede di tenere una sola gamba distesa per volta e può essere utilizzata all'inizio dell'attività fisica come riscaldamento, magari quando ancora non si è molto sciolti e pratici dello stretching;
- il secondo esercizio può essere praticato da 3 bambini. Ci si siede uno di fianco all'altro, con le gambe distese e divaricate e i piedi in contatto con quelli dei compagni, formando una sorta di stella a tre punte. A questo punto, ci si prende per mano e si inizia a tirare dolcemente il proprio compagno prima verso destra e poi verso sinistra, sempre mantenendo il contatto nella parte inferiore del corpo e appoggiando il peso prima su una gamba e poi sull'altra. In questo modo, il muscolo si distenderà fino al massimo delle sue possibilità e grazie alla cooperazione con gli altri bambini sarà molto più divertente e le capacità di ognuno si svilupperanno più velocemente rispetto a un esercizio individuale.
Esercizi di stretching attivo per bambini
Lo stretching attivo prevede che gli esercizi vengano praticati in autonomia e offre più possibilità di proporre ai bambini delle attività giocose e a basso rischio:
- saltelli: uno degli esercizi più semplici consiste nello stare in posizione eretta con le gambe chiuse e le braccia posizionate lungo i fianchi. Poi si fa un saltello e si divaricano simultaneamente gambe e braccia, portando le braccia più in alto che si può; questo esercizio aiuta anche ad aumentare il fiato ed è utile come riscaldamento prima di altri esercizi perché coinvolge molti muscoli del corpo che, così, si sveglieranno senza traumi prima di procedere ad allungamenti più delicati;
- la rana: quello della rana è di sicuro uno degli esercizi di stretching che i bambini preferiscono, perché, oltre a essere semplice e alla portata di tutti, è molto divertente. L'esercizio richiede impegno e concentrazione, sia per lo sforzo fisico del salto, sia per la coordinazione del movimento e infine per la capacità di rimanere in equilibrio, ma i bambini di solito si applicano volentieri a impararlo. Si tratta quindi di un esercizio che coinvolge più abilità e che è molto consigliato per i bambini. Ci si siede nella posizione di squat, con le gambe ben divaricate, le ginocchia piegate e le braccia incrociate all'altezza del petto e si eseguono fino a 10 saltelli in avanti. I più piccoli possono appoggiare le mani a terra. L'obiettivo è imparare a fare dei salti di lunghezza sempre maggiore grazie allo slancio iniziale;
- il ragno: per eseguire questo esercizio bisogna divaricare bene le gambe e mantenerle distese, mentre le mani vanno appoggiate a terra. A questo punto, si inizia a camminare facendo 10 passi in avanti, 10 passi a sinistra e 10 passi a destra. I più audaci possono provare a camminare anche all'indietro! Questo esercizio aiuta molto i bambini a imparare a muoversi e orientarsi nello spazio; inoltre, se l'esercizio viene svolto in uno spazio insieme a molti bambini, l'attenzione dovrà andare anche agli altri, per evitare di scontrarsi.
Nominare gli esercizi come gli animali può essere una buona idea per i bambini, per renderli più divertenti e farli ricordare con più facilità. Rendere gli esercizi un gioco è il miglior modo per far sì che i bambini si applichino e si concentrino in quanto il divertimento li aiuta ad accrescere la motivazione che mettono nelle cose che fanno.
È sempre bene, poi, ricordare che tutti questi esercizi devono essere svolti in uno spazio sicuro e adatto, in cui non ci sia la possibilità per i bambini e i ragazzi di farsi male. Le palestre private, come anche quelle delle scuole, sono spazi consoni al movimento perché progettati appositamente per questo fine, e sono quindi privi di tutti quei pericoli che gli oggetti presenti in casa potrebbero rappresentare.
Se siete a casa e i bambini vogliono provare a esercitarsi o a riprodurre un movimento, invece, dovrete avere un'attenzione maggiore per lo spazio e cercare di eliminare tutti gli ingombri o gli oggetti con cui potrebbero farsi male. È consigliabile, quindi, rimanere sempre presenti per osservarli in modo da evitare infortuni.