Tappe evolutive del bambino
In quest'articolo vedremo assieme quali sono le principali tappe evolutive del bambino, dai 0 ai 6 anni. In particolare parleremo di cosa ci possiamo aspettare per quanto riguarda il suo sviluppo fisico e cognitivo, dei traguardi da prendere come riferimento e delle problematiche tipiche di ogni età. Per ognuna di queste vi daremo tanti consigli pratici e spunti di risoluzione.
Prima di iniziare, una premessa. Sebbene la genetica abbia un ruolo prioritario nella costruzione della persona che saremo, anche i più recenti studi continuano a confermare l'importanza dei primi anni di vita sulla formazione del carattere e della personalità. Per questo è veramente importante che, in questa fascia temporale, diate la giusta cura e attenzione al vostro bambino e alle sue necessità. Anche a soli 3 o 4 mesi vostro figlio è già in grado di assimilare le informazioni dall'ambiente che lo circonda e di archiviarle. Le replicherà appena ne avrà la possibilità. Percepisce i gesti, gli umori, le tensioni e le gioie in famiglia. Il suo cervello è avido di stimoli, per questo, cercate di fornirne il più possibile.
Da 0 a 12 mesi
Il primo anno di vita del bambino è quello che scorre più veloce, in tutti i sensi possibili. Veloce perché i cambiamenti a livello motorio e intellettivo del bambino avvengono con grande rapidità; veloce perché molto impegnativo per i genitori, che vedranno scorrere tutte le giornate senza quasi accorgersene; veloce, infine, perché bello e pieno di gioia.
Sviluppo fisico - da 0 a 3 mesi
La prima visita dopo il parto permetterà di registrare i fattori di partenza con i quali seguire lo sviluppo e la salute del bambino nei mesi successivi. Il peso medio alla nascita oscilla tra i 2,5 kg e i 4,5 kg. Mentre la lunghezza è di circa 48-51 cm. Le femmine, solitamente, sono più piccole dei maschi.
Alla nascita le azioni del bambino sono unicamente quelle dettate dall'istinto. La vista non è ancora perfettamente sviluppata e anche il controllo dei muscoli deve essere perfezionato. In compenso olfatto e udito guidano esattamente il bambino verso la madre, il suo seno e il suo abbraccio.
Gradualmente il bambino abbandona la posizione raccolta e impara a mantenere il corpo e le mani distese. La testa, inizialmente debole e senza controllo, è ora sorretta con forza dal collo. Messo in posizione prona, fa leva sugli avambracci e alza la testa.
Sviluppo fisico - da 4 a 5 mesi
Rotola, passa dalla posizione supina a quella prona. Alza la testa in modo deciso e osserva il mondo con attenzione, sorride. La sua vista è decisamente migliorata! Ha scoperto le mani come strumenti di gioco e riesce a portarle alla bocca in modo volontario. Porta volentieri alla bocca anche giocattoli, croste di pane e qualche pezzo di frutta.
Sviluppo fisico - da 6 a 7 mesi
Anche se la parte inferiore della spina dorsale è ancora un po' debole, riesce a rimanere seduto da solo per alcuni secondi. Assume spesso la posizione tipica del gattonamento, ma ancora non riesce a muoversi nello spazio. Semplicemente dondola avanti e indietro. Nutre molto interesse verso gli oggetti di uso comune in famiglia: bottiglie, telecomandi, utensili della cucina e oggetti che emettono suoni interessanti, sono i suoi nuovi giochi preferiti. È affascinato dalle immagini riflesse sullo specchio.
Sviluppo fisico - da 8 a 9 mesi
Ora può afferrare oggetti più piccoli e con molta precisione. Per farlo utilizza il pollice e l'indice. Riesce a stare seduto da solo per periodi molto lunghi, ma non dimenticate mai di mettere qualche cuscino attorno a lui, per sostenerlo e per attutire un'eventuale perdita di equilibrio. A questo punto dovrebbe essere in grado di gattonare. Si gira se lo chiamate per nome, il suo comportamento è energico quando non vuole fare qualcosa.
Sviluppo fisico - da 10 a 12 mesi
La capacità di coordinare le mani e afferrare gli oggetti è in continuo movimento. Queste abilità sono stimolate anche dalla sua crescente voglia di autonomia, dalla voglia di “fare da solo”. Probabilmente cammina, con passo incerto e sempre aggrappato a qualcosa. Ci vorranno ancora dei mesi, però, perché riesca a spostarsi senza sostegno.
Risoluzione dei problemi
La problematica principale legata al primo anno di vita del bambino è la difficoltà di interpretare e di calmare il suo pianto. Ecco il nostro consiglio:
- usate un marsupio o una fascia. I neonati piangono per tanti motivi diversi. A meno che non si tratti di fame o di un pannolino da cambiare, però, tutti gli altri potrebbero facilmente essere risolti tenendo il piccolo il più possibile vicino a voi. Usate un marsupio o, ancora meglio, l'apposita fascia per tenerlo addosso mentre fate dei lavoretti in casa, andate a fare la spesa o una passeggiata. La vostra presenza e il movimento ondulatorio lo calmeranno, mentre la posizione lo farà sentire protetto.
La teoria secondo la quale i bambini in questo modo sarebbero viziati è ormai stata smentita.
Da 12 a 24 mesi
Questo è un periodo molto felice per i bambini e molto stancante per i genitori. La voglia sempre maggiore di autonomia ed esplorazione dei piccoli non va di pari passo con le loro capacità fisiche. Per questo mamma e papà dovranno controllare e supportare continuamente i loro bambini affinché possano scoprire il mondo e imparare nelle condizioni più sicure.
Sviluppo fisico - da 13 a 15 mesi
Il corpo del bambino si sviluppa in lunghezza e assume proporzioni più simili a quelle degli adulti. Diventa più stabile, forte e muscoloso. Qualità come equilibrio e coordinazione si vanno via, via perfezionando. Rimane in piedi da solo per qualche secondo senza cadere, ma non riesce ancora ad alzarsi da terra senza il supporto di qualcuno.
Sviluppo fisico - da 15 a 18 mesi
Ora riesce ad alzarsi da solo. Dopodiché muove dei passi incerti, tenendo le gambe divaricate e le braccia in avanti (alla ricerca di un nuovo equilibrio). Quando gli mettete e togliete le scarpe, potrebbe desiderare di farlo da solo.
Sviluppo fisico - da 18 a 20 mesi
Ora riesce a camminare in modo sicuro, con le braccia lungo i fianchi. Salire e scendere le scale in vostra compagnia è uno dei suoi giochi preferiti. Usa i suoi giocattoli in modo più complesso, costruendo, ad esempio, delle torri, infilando formine nelle sagome e fili nei buchi. Gli piace anche sfogliare i libri e leggerli in vostra compagnia. È perfettamente in grado di tenere in mano le posate e mangiare da solo.
Sviluppo fisico - da 21 a 24 mesi
Mantiene perfettamente l'equilibrio, anche quando si piega per raccogliere qualcosa a terra. Fra le attività preferite di quest'età, svitare i tappi, lavarsi le mani e, soprattutto, cercare di replicare tutto quello che fanno o dicono i genitori.
Risoluzione dei problemi
Come abbiamo già avuto modo dire, in questo periodo i bambini sono esattamente come dei piccoli esploratori. Appare evidente, quindi, che il problema principale relativo a questa fascia d'età sia quello della sicurezza e del benessere, in casa e fuori casa. Il nostro consiglio è: fate un'accurata ricognizione e una riflessione sulla vostra casa per individuare i potenziali rischi.
- Chiudete a chiave i medicinali
spostate in una mensola alta i detersivi
non lasciate il bambino da solo in una stanza con la finestra aperta (potrebbe arrampicarsi)
rivolgete i manici delle pentole verso l'interno mentre cucinate
togliete dal pavimento tappeti scivolosi e oggetti contro i quali potrebbe inciampare
nascondete o spostate tutti gli oggetti appuntiti e pericolosi
non lasciate il bambino da solo vicino a una piscina o dentro alla vasca
Da 24 a 36 mesi
Fra i due e i tre anni i ritmi di crescita del bambino rallentano notevolmente. I suoi movimenti diventano sempre più precisi e controllati. Riesce a portare a termine quello che gli chiedete e quello che ha voglia di fare senza particolari difficoltà. Gioca in modo complesso, con energia e fantasia. È in grado vestirsi e svestirsi da solo. Durante questo periodo acquisisce anche il controllo fisiologico della vescica e, con la collaborazione di famigliari ed educatori (se frequenta il nido), avviene l'apprendimento del vasino.
Sviluppo fisico – a 2 anni e mezzo
Sale e scende le scale correttamente. Riesce a calciare una palla senza cadere. Gli piace giocare a saltare da piccole altezze. Colora con matite e pastelli.
Sviluppo fisico – a 3 anni
Sale le scale appoggiando solo un piede su ogni gradino. Per scendere, invece, ha ancora bisogno di appoggiare prima entrambi i piedi. Rimane in equilibrio su una gamba sola, ma su questa ancora non è in grado di saltare. Ora, per i suoi lavoretti, utilizza anche la colla e le forbici.
Risoluzione dei problemi
Come abbiamo scritto all'inizio di quest'articolo, la psicologia infantile dice che è proprio entro i primi anni di vita che si forma la parte più consistente della nostra personalità. Quindi, è a quest'età che possono emergere le prime problematiche relative ai comportamenti sociali dei vostri figli. Fra le più frequenti, un'eccessiva timidezza. Sebbene non ci sia nulla di male nell'essere timidi, questo può diventare un problema nel momento in cui il bambino fosse costantemente preoccupato di dover fare nuove esperienze. Ecco il nostro consiglio:
- non criticatelo e non cercate di cambiarlo. Se sapete che dovrà affrontare una nuova esperienza, utilizzate la comunicazione come arma: preparatelo parlandone con lui prima. Quando incontra nuove persone, dategli tutto il tempo che gli serve per rilassarsi, sentirsi a suo agio e stabilire una relazione.
Dai 3 ai 6 anni
I prossimi anni saranno dedicati ad aumentare le capacità personali e ad acquisire, attraverso la scuola, l'apprendimento di nuove regole, la familiarità con le nozioni base - sul mondo dei colori, della geometria e dei numeri. Saranno anche i momenti per stabilire i primi contatti con i coetanei, l'occasione per costruire delle amicizie e per confrontarsi.
Sviluppo fisico – a 4/5 anni
A quest'età il bambino è in grado di gestirsi da solo per quanto riguarda l'igiene personale e l'alimentazione. È in grado di comprendere ed eseguire perfettamente le indicazioni dei genitori e degli educatori. Riesce a prestare attenzione per un tempo sempre maggiore. I suoi disegni si arricchiscono di dettagli e particolari. Sa contare almeno fino a 20. Inizia a parlare delle proprie passioni e interessi.
Sviluppo fisico – a 6 anni
Gestisce in modo autonomo anche le attività manuali più complesse. Riesce a svolgerle con precisione e attenzione. Per quanto riguarda lo sviluppo del linguaggio, sa esprimere correttamente i fatti ai quali ha assistito e le emozioni che prova dentro di sé. Fa molte domande e tenta le risposte. Distingue la realtà dalla fantasia. Sa contare fino a 100 e inizia a distinguere le lettere. In alcuni casi, potrebbe già essere in grado di leggere le prime, facili parole.
Risoluzione dei problemi
Per quanto riguarda i bambini più grandi, capita che siano difficili da coinvolgere nelle attività extra scolastiche. La tendenza, per alcuni, potrebbe essere quella di preferire la tv e i videogiochi alle attività sportive, ludiche e di bricolage. Sebbene esistano molti aspetti positivi anche nell'uso di questi mezzi, è fondamentale che se ne faccia sempre un uso limitato nel tempo e un rapporto ben dosato con altre tipologie di attività. Il nostro consiglio:
- se disponibile nella vostra città, iscrivetelo a un corso sportivo multidisciplinare, un percorso attraverso il quale potrà sperimentare diverse tipologie di sport e individuare quello che più accende la sua passione. Invogliatelo alla lettura e ai lavori di tipo manuale concentrando entrambi sui suoi argomenti preferiti. Se, ad esempio, segue con interesse i personaggi di un determinato cartone animato, acquistate libri di approfondimento su quella serie e realizzate assieme a lui un modellino del suo personaggio preferito.