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Valori nutrizionali pesca

Il frutto dolce e fresco che insieme al melone fa pensare al caldo e all’estate, è, senza ombra di dubbio, la pesca. Questo frutto è presente in natura in molte varianti, diverse tra loro per dimensioni, colore della polpa, colore della buccia, caratteristiche del nocciolo e presenza o meno della delicata peluria in superficie.

Quello che le accomuna tutte è il sapore dolce, la consistenza croccante e succosa e il ricco contenuto di componenti nutrizionali, che le rendono un alimento che si merita di entrare per merito nella nostra dieta, per nutrirci e dissetarci, soprattutto nella stagione estiva, senza ovviamente abusarne.

Nei prossimi paragrafi troverete tutte le informazioni fondamentali su questo frutto, che vi permetteranno di scoprire i benefici che può apportare alla nostra alimentazione.

Origini della pesca

La pesca è il frutto del pesco (Prunus persica L. Batsch), una pianta arborea di origine cinese, strettamente imparentata con le piante da frutto della nostra penisola, a cui erano attribuite proprietà terapeutiche e valori mistici, ritenendolo un simbolo di immortalità.

Durante il periodo della dominazione romana, grazie alle ricche e ramificate vie del commercio, riuscì a giungere in Persia ed in Egitto e poi da lì iniziò la sua espansione nel resto del Mediterraneo, fino alla sua odierna diffusione in tutto il mondo. Oggi infatti i maggiori produttori mondiali di questi gustosi frutti sono gli Stati Uniti.

Attualmente i peschi vengono coltivati anche nella nostra penisola, come alberi da frutto di medie dimensioni, caratterizzati da una corteccia bruno rossastra, rami radi e un’altezza che non supera gli otto metri e, a seconda del tipo, maturano da fine maggio fino a settembre.

Oltre ai deliziosi frutti, i peschi producono degli splendidi e profumati fiori a cinque petali, dal caratteristico colore rosa, che in primavera accendono di colore e bellezza le nostre campagne, spuntando prima del verde delle foglie.

La botanica classifica le pesche come veri frutti, appartenenti al gruppo dei frutti semplici, costituite da tre parti: un esocarpo, ossia la buccia esterna, che può avere la peluria o meno e una varietà di colori dal giallo, al rosso, allo screziato; un mesocarpo, ossia la pasta carnosa intermedia, anch’essa sfumata di colori e varia per consistenza; un endocarpo, ossia la parte interna o cuore, corrispondente al nocciolo legnoso, simile a una noce, che contiene un unico seme a forma di mandorla, a tutti gli effetti il vero frutto dell’albero del pesco. Anche se questo seme viene talvolta impiegato come mandorla amara, è bene ricordare che l’amigdalina che contiene può liberare un composto potenzialmente tossico per il nostro corpo, ossia l’acido cianidrico.

Pesche e nutrizione

Come componente della nostra alimentazione, la pesca ha un ruolo importante come frutto estivo, perché risulta rinfrescante e dissetante ed è perfetto per combattere la disidratazione, anche perché contribuisce a reintegrare allo stesso tempo i sali minerali persi con la sudorazione.

Fortunatamente è anche un frutto ipocalorico e privo di colesterolo, come molti altri frutti, ma va consumato con parsimonia dato il discreto contenuto di zuccheri, in primis il fruttosio, e glucosio. Se vogliamo infatti analizzare nel dettaglio il valore energetico della pesca, possiamo osservare che un frutto da cento grammi, contiene all’incirca dieci grammi di zucchero, per un totale di circa 27-30 kcal corrispondenti circa a 105-110 kJ.

Ovviamente questi valori sono riferibili solamente al frutto fresco, perché i valori riscontrabili nelle pesche trattate, quindi nelle confetture, nelle pesche sciroppate e anche nel succo di pesca, risultano molto differenti, non solo per le quantità di zuccheri e quindi calorie aggiunti, ma anche per le altre componenti nutritive che possono essere presenti in queste preparazioni.

Oltre agli zuccheri, una pesca fresca da 100 grammi contiene in maggioranza acqua (circa 90 grammi), anche di più di un altro frutto che ne è assai ricco come la mela. Inoltre le pesche sono anche una buona fonte di fibre (circa 1,6 grammi), anche se la maggior parte della fibra è contenuta nella buccia, per cui, se viene asportata, il contenuto risulta dimezzato.

Come la maggior parte della frutta, anche le pesche possono vantare una buona dose di vitamine e minerali, utili per il benessere del nostro organismo e per il mantenimento della nostra salute a livelli ottimali.

Per quanto riguarda le percentuali di vitamine, la vitamina C (acido ascorbico) è quella più presente, in competizione con l’arancia; a seguire troviamo anche buone dosi delle vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6), fondamentali per il nostro sviluppo, e la provitamina A (retinolo).

Per quanto riguarda i minerali, le pesche sono ricche soprattutto di potassio (260 mg), in percentuali paragonabili a quelle della banana, e, in misura minore, di fosforo (20 mg). Sempre diminuendo con le cifre, le pesche contengono anche tracce di altri minerali benefici, come piccole dosi di magnesio (9 mg), sodio (3 mg), ferro (0,4 mg) e calcio (8 mg).

Pesche e salute

Nel corso della storia, la medicina tradizionale, prima quella cinese e poi quella occidentale del mondo antico, ha riconosciuto nelle pesche molte proprietà benefiche, incoraggiando la loro coltivazione ed il loro consumo: gli antichi infatti ritenevano che esse avessero proprietà depurative e digestive e che fossero utili per la circolazione o contro il mal di testa.

Oggi, a seguito di studi approfonditi, è stato verificato che in effetti le pesche hanno molte di queste caratteristiche salutari e sono quindi un elemento che può stare a buon diritto nel piano alimentare di grandi e piccini.

La pesca è indicata per essere consumata soprattutto come merenda e come spuntino lontano dai pasti, perché è ricca di zuccheri, che danno una buona dose di energia, e risulta meglio digeribile: essa infatti, se mangiata in associazione ad altri alimenti come carboidrati e latticini, può fermentare nello stomaco dando luogo a fastidiosi disagi intestinali.

Oltre ai suoi valori nutrizionali, la pesca ha altre proprietà salutari per il nostro corpo, garantite dalle sue molte componenti: essa aiuta la digestione, perché stimola la produzione dei succhi gastrici e ha delle discrete qualità lassative e diuretiche grazie alla presenza di pectina.

Inoltre le pesche sono amiche della nostra bellezza per le loro proprietà antiossidanti, perché stimolano la produzione della melanina e contengono fluoro e beta carotene, importanti per rafforzare denti e ossa e per proteggere i nostri occhi e la bellezza della nostra pelle. La pesca, allo stesso modo dell’albicocca, nella forma di olio, diventa anche l’ingrediente di molti saponi e creme, perché ha la capacità di mantenere giovane ed elastica la nostra pelle.

Ad ognuno il suo tipo

Le pesche possono essere distinte tra loro in base a caratteristiche esteriori, come il colore della buccia, la presenza o meno della peluria superficiale, e caratteristiche interne come il colore e la consistenza della pasta e la sua aderenza al nocciolo. In base ad esse si possono identificare diverse tipologie, che ovviamente si diversificheranno anche per il gusto.

Le tipologie più conosciute sono la pesca gialla, di colore appunto giallo, dotata di una delicata peluria esterna e con il nocciolo staccato e libero dalla pasta, delle quali esistono diverse varietà come le Redhaven, le Royal Glory, le Springbelle. La pesca bianca, nelle famose varietà Springtime e Iris Rosso, caratterizzata da una polpa bianca, priva di peluria e con nocciolo attaccato; la pesca nettarina, nota anche come noce pesca o pesca noce, dotata di una pasta bianca o gialla, dotata di una consistenza soda, una pelle liscia e rossa, priva di peluria e con il nocciolo che può essere sia libero che attaccato alla pasta.

Esistono poi altre varietà altrettanto deliziose come la pesca merendella, di origine calabrese, bianca, senza peluria, con nocciolo attaccato; la pesca montagnola, siciliana, con polpa bianca e peluria; la pesca saturnina o tabacchiera, caratterizzata da una forma tipicamente schiacciata, e molte altre.

Ovviamente ciascun tipo di pesca può essere consumato crudo ma, a seconda delle loro caratteristiche, possono essere utilizzate per diversi tipi di lavorazioni e preparazioni: per esempio la pesca percoco è quella che viene più comunemente impiegata in ambito industriale per essere trasformata in confetture, frutta sciroppata e deliziosi succhi.

Inoltre le pesche sono anche l’ingrediente utilizzato per arricchire di gusto deliziosi dessert e gelati e anche per creare le versioni di yogurt alla frutta tanto amate dai bambini: sia come yogurt da bere, che come formaggio fresco dolce alla frutta; i frutti dolci e zuccherini come la pesca, la fragola, il kiwi, l’ananas e i lamponi vengono infatti pastorizzati e miscelati al latte, per creare degli yogurt golosi e deliziosi.

A seconda del tipo di prodotto, ci sono delle precise regole di conservazione: se si intende consumarle entro pochi giorni possono essere tenute fuori dal frigorifero, mantenendole in un ambiente asciutto ad una temperatura media e consumandole una volta giunte a maturazione.

Se invece si desidera congelarle per consumarle anche fuori stagione, il miglior consiglio “casalingo” che possiamo dare è quello di tagliarle a fettine, irrorarle con succo di limone e congelarle, oppure di ridurle ad una purea per realizzare dei deliziosi cubetti di ghiaccio alla pesca, perfetti per creare fresche preparazioni come un frullato o un sorbetto, magari con l’aggiunta di zenzero per renderlo ancora più dissetante.

Infine un’altra soluzione è quella di lavorarle per creare confetture e composte spalmabili, o anche di affogarle in uno speciale sciroppo, in grado di garantirne il mantenimento.

Pesche in cucina

Le pesche sono dei frutti perfetti per realizzare diverse ricette semplici, nutrienti e senza sale. A partire dalla mattina, potete preparare un’ottima colazione unendo pesche sciroppate sminuzzate, yogurt naturale e pochi grammi di cereali. Altrimenti potete sempre cucinare una classica crostata con marmellata di pesche, perfetta se consumata per la merenda pomeridiana. Ricordatevi soltanto di aggiungere legumi secchi sulla frolla dopo aver foderato lo stampo e di rimuoverli dopo aver sfornato il dolce.

Se cercate un modo per unire le pesche a un ingrediente fresco, un plumcake alle pesche aromatizzato all’arancia sarà la soluzione perfetta!

Il nettare di pesca è ideale per una merenda fresca e gustosa, mentre se volete preparare uno spuntino più sostanzioso potrete realizzare una macedonia con pesche, ananas e la frutta che più preferite. Tutta la frutta, in percentuali ovviamente diverse, è ricca di sali minerali e proteine ed è quindi perfetta per una nutrizione sana e con un ridotto apporto di acidi grassi saturi.

In estate potrete gustare un rinfrescante semifreddo alla pesca mescolando 250 ml di panna montata con 125 g di latte condensato e aggiungendo poi una golosa purea di pesche realizzata frullando zucchero e pesche mature. Versate il composto ottenuto in uno stampino da plumcake e mettetelo in freezer per almeno 2 ore. Infine, tagliate il semifreddo a fettine, arricchite ogni fetta con una manciata di pistacchi tritati e servite.

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