Le vitamine nell'alimentazione del bambino
Definite micronutrienti, ma fondamentali per la vita dell'uomo, sono le vitamine, ossia molecole che dobbiamo assumere quotidianamente attraverso l'alimentazione, dato che il nostro corpo ne produce solo alcune e in quantità esigue, per essere sicuri di soddisfare il fabbisogno energetico del nostro organismo.
È evidente che esse fanno parte di quelle sostanze che non devono mai mancare, non solo nell'alimentazione degli adulti, ma soprattutto in quella dei bambini in fase di crescita; per cui è compito di ogni mamma e papà assicurarsi che i propri figli possano godere di un menù vario, ricco di alimenti vitaminici, che gli permetta di assumerne le giuste quantità per crescere sani e fronteggiare tutte le attività della giornata.
Da 1 a 13 vitamine
Il termine vitamina è stato coniato nel 1912 da Casimir Funk, lo scienziato polacco che per primo identificò un nuovo composto organico, la tiamina, ossia la vitamina B1, che lui chiamò "ammina della vita" e nel quale riconobbe uno dei micronutrienti essenziali per la vita della specie umana. Riproducendo il suo metodo di studio, nei decenni successivi ne vennero scoperte altre, fino a giungere alle attuali 13 vitamine universalmente riconosciute.
Dagli studi di Funk è emerso che per garantire il funzionamento del nostro organismo sono sufficienti quantità di vitamine infinitesimali, nell'ordine dei microgrammi, per cui tali sostanze possono essere inserite nella categoria dei micronutrienti. Esse sono state classificate come composti organici e nutrienti indispensabili per il funzionamento del nostro corpo che, non riuscendo a sintetizzarne una quantità sufficiente in maniera autonoma, deve necessariamente assimilarle attraverso il cibo.
Per indicarle si utilizzano delle lettere maiuscole, che in certi casi, come in quello delle vitamine del gruppo B, vengono distinte accompagnandole con un indice numerico; in alternativa si può fare riferimento a tali sostanze anche utilizzando il loro nome comune: per esempio la vitamina B9 corrisponde all'acido folico, la vitamina C all'acido ascorbico e il retinolo è semplicemente la vitamina A e così via.
Dal punto di vista chimico e nutritivo, le vitamine hanno funzioni e strutture molto differenti tra loro, però è possibile fare una classificazione di massima in due gruppi principali, in base alle loro qualità fisiche: le vitamine idrosolubili o idrofile, ossia la vitamina C e tutte quelle del gruppo B, che risultano solubili in acqua, e le vitamine liposolubili o lipofile, ossia le restanti vitamine A, D, E e K, che presentano diversi gradi di solubilità nei grassi.
All'origine della vitamina
Le fonti di vitamine sono diverse: in minima parte esse vengono prodotte dal nostro organismo, si pensi per esempio alla vitamina D, ma in quantità troppo irrisorie per il nostro sostentamento. Per questo motivo la maggior parte di esse deve essere assunta attraverso i cibi che ne sono ricchi, quindi carne, pesce e soprattutto frutta e verdure. Infatti, dato che le piante riescono a produrre in maniera autonoma grandi quantità di vitamine, gli alimenti di origine vegetale sono una delle risorse di vitamine più preziose per il nostro organismo.
Alcuni tipi di alimenti contengono delle sostanze diverse ossia le pro-vitamine: queste, una volta digerite, vengono trasformate dall'organismo nella loro forma attiva, ossia nelle vitamine vere e proprie: è il caso della vitamina A, sintetizzata a partire dalla pro-vitamina beta-carotene, della vitamina D, della PP e della B9 o acido folico, la cui pro-vitamina è presente soprattutto nelle verdure a foglia verde.
Le vitamine per il benessere infantile
Tra le sostanze fondamentali che non dovrebbero mai mancare nella nutrizione di un bambino in fase di crescita ci sono alcuni sali minerali e minerali essenziali, per esempio il ferro e ancora di più il calcio, contenuto soprattutto nel latte e nei suoi derivati come lo yogurt o anche il formaggio dolce alla frutta, le fibre, presenti in ricche quantità nei cereali e in tutti i derivati del grano come il pane, nella frutta e nelle verdure, ma anche le vitamine.
Tra queste, soprattutto la vitamina D, è fondamentale per lo sviluppo fisico e per la crescita e il rinforzo dell'apparato osseo già durante l'infanzia. La necessità di tale sostanza va gradualmente aumentando fino all'adolescenza, quando il metabolismo dei nostri figli cambia, magari perché iniziano a praticare una maggiore attività fisica o i primi sport, e la sua assunzione fin dall'età infantile è importante per prevenire il rischio di osteoporosi nell'età adulta.
Anche le numerose vitamine del gruppo B devono essere presenti nel piano nutrizionale dei nostri piccoli, perché servono a facilitare la conversione di grassi, zucchero e proteine in energia e quindi aiutano i nostri figli a concentrarsi, ad allenare la memoria e a sviluppare gradualmente le loro capacità cognitive. Esse sono in tutto 8: tiamina (B1), riboflavina (B2), niacina (B3), acido pantotenico (B5), piridoxina (B6), biotina (B7), acido folico (B9) e cobalamina (B12).
Per rinforzare le cellule e il sistema immunitario dei nostri bambini contro le piccole influenze e i comuni mali di stagione, sono fondamentali le vitamine A, C ed E. Importanti anche per le loro proprietà antiossidanti, in grado di contrastare l'invecchiamento cellulare, tali vitamine ci aiutano a rimetterci in forza e a proteggerci, soprattutto nella stagione fredda.
Una dieta vitaminica
Non sarà difficile per voi mamme inserire tutte queste vitamine nei pasti regolari e negli spuntini dei vostri figli, perché sono contenute negli alimenti che comunemente fanno parte della loro dieta. L'importante è prestare un po' di attenzione a non trascurare il consumo regolare di alcuni di essi e a non eccedere con altri, soprattutto con la carne abbinata ad altri alimenti ricchi di proteine animali, come le uova, e di non esagerare con il sale, per evitare futuri problemi di circolazione.
Per esempio la vitamina C è presente in molti frutti come le fragole, i kiwi e in generale gli agrumi, ma anche in alcune verdure dai sapori noti ed apprezzati, come le carote e i pomodorini. Tuttavia, se i vostri bambini fanno un po' di capricci per mangiare la verdura e la frutta, potete sempre provare a presentargliela in un altro modo, dopo averla trasformata.
Per una fresca colazione potete orientarvi sulle spremute, per una gustosa merenda estiva a base di vitamine potete proporgli una bella macedonia, mentre per un caldo pasto invernale, i passati di verdura, magari accompagnati da un po' di pastina per regalargli anche una dose di carboidrati, l'ideale per ricaricarli di energia.
Anche se non sempre il pesce è protagonista dei nostri piani alimentari settimanali, è bene cercare di farlo rientrare nella dieta dei nostri figli, perché ricco di nutrienti e vitamine importanti per la crescita: per farglielo apprezzare di più, una buona soluzione sono i filetti di merluzzo o il salmone, perché contengono meno lische e hanno un gusto più gradevole per i bambini.
A cosa servono le vitamine
Il ruolo delle vitamine è complesso, perché esse contribuiscono a regolare la maggior parte delle reazioni chimiche che avvengono all'interno del nostro organismo, e non solo quelle di tipo energetico, aiutando gli enzimi che soprintendono alle diverse funzioni vitali ad attivarsi e a regolare il loro funzionamento.
Oltre a questo, agiscono come dei veri e propri bio-regolatori del nostro corpo, regolando la produzione ormonale, e quindi condizionando la crescita di ossa, capelli e denti, e assicurando il perfetto funzionamento di tutti i collegamenti del nostro sistema nervoso.
Le vitamine, oltre a non apportare calorie, svolgono anche una funzione di scudo per il nostro organismo, proteggendolo da sostanze e fattori che potrebbero danneggiare l'integrità delle cellule, come i radicali liberi.
Per tutti questi motivi non devono assolutamente mancare nell'alimentazione dei nostri figli una buona dose di verdure, frutta e prodotti di derivazione animale, per assicurargli una crescita corretta ed un futuro sano e sereno.
L'educazione alla salute
Purtroppo molti studi hanno rilevato che, seppur la dieta mediterranea per la sua qualità e varietà dovrebbe garantire un equilibrato apporto vitaminico, i bambini di oggi mangiano poca carne e poco pesce ma soprattutto esigue quantità di frutta e verdura, che costituiscono le maggiori fonti naturali di vitamine. Per questo, per integrare le sostanze mancanti, molte famiglie, su consiglio e sotto la supervisione del pediatra, scelgono spesso di ricorrere a degli integratori alimentari.
Non si tratta di una scelta totalmente errata, anche perché talvolta può essere motivata da patologie che impediscono l'assimilazione di certe sostanze. Tuttavia, molti studi scientifici e anche il buon senso ci insegnano che è molto meglio assimilare le vitamine nutrendosi dell'alimento che le contiene naturalmente, piuttosto che assumendo un integratore realizzato dall'estrazione di tali sostanze dall'alimento di partenza.
Se l'assunzione di integratori non può essere evitata, è comunque vero che essi, studiati e perfezionati nel corso degli anni, risultano migliori e più facilmente assimilabili delle vitamine sintetiche realizzate chimicamente in laboratorio.
Compito di ogni genitore è comunque quello di pensare al benessere del proprio figlio e di prendersi cura della sua salute, proponendogli una dieta varia e ricca di nutrienti. Una corretta educazione alimentare, dove si insegna ai bambini a mangiare tutto come buona abitudine, è la scelta migliore per evitare che, con il tempo, si presentino carenze nutrizionali e disturbi alimentari, che potrebbero aggravarsi e diventare patologie più gravi.